CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Il prossimo giugno, dopo vent’anni, si concluderà il servizio dei Padri Dehoniani nella Basilica di San Luigi Gonzaga a Castiglione delle Stiviere e tornerà alla cura pastorale del clero della Diocesi.
“Questo passaggio, è il risultato di un confronto tra il Vescovo di Mantova e i Superiori maggiori della Provincia dell’Italia settentrionale dei “Sacerdoti del Sacro Cuore” ed è motivato dall’esigenza di ripensare il servizio pastorale da svolgere in tutto il territorio castiglionese” si legge in una nota della Diocesi firmata dal vescovo di Mantova Marco Busca e dal padre Superiore provinciale Renzo Brena.
“Come per tutte le Diocesi italiane anche per la nostra, s’impone con urgenza quella “conversione pastorale” sollecitata da papa Francesco, da realizzare con obiettivo realismo e lungimiranza, tenendo conto degli sviluppi nell’immediato futuro, certamente in ordine al calo e all’invecchiamento dei presbiteri, ma soprattutto puntando a un lavoro pastorale più unitario e sinodale. Questo obiettivo è prioritario anche nelle riflessioni riguardo al Santuario di San Luigi all’interno dell’Unità Pastorale Aloisiana. Si tratta, infatti, di impostare un progetto complessivo che integri tutte le risorse locali e valorizzi anche il Santuario e la sua specifica funzione dentro la Diocesi e l’Unità Pastorale in cui si trova, rimanendo sempre aperto a chi vi cercherà l’accoglienza e l’attenzione spirituale che lo contraddistinguono. Il Santuario, infatti, rappresenta un polmone spirituale significativo per tutta la comunità castiglionese e come tale va “vissuto” nelle attività ordinarie della vita parrocchiale” continua la nota
“La Convenzione stipulata tra la Diocesi di Mantova e la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore nel 2001 è scaduta da tempo (2013) e nel maggio del 2020 il Vescovo Marco chiedeva ai Superiori dei Padri Dehoniani se la Congregazione si trova attualmente nelle condizioni di potersi impegnare in tale progetto di pastorale integrata collaborando strettamente con i sacerdoti diocesani nello spirito della Convenzione iniziale. Fin da subito i Superiori Dehoniani hanno condiviso le oggettive difficoltà in ordine alle risorse umane da investire in un progetto che impegna il futuro, difficoltà che sono state confermate nei confronti successivi. Come Pastore della Diocesi e per l’onere di vigilanza sul Santuario che gli compete, il Vescovo unitamente ai suoi presbiteri avverte la responsabilità di assicurare la continuità del servizio che il Santuario svolge non da ultimo per una ragione di rispetto verso i fedeli affezionati a questo luogo di devozione. In tal modo, per il futuro del Santuario prevede la figura di un rettore residente che sarà anche vicario parrocchiale e agirà in stretta collaborazione con il parroco”. Saranno assicurati il servizio dell’ascolto e la celebrazione del sacramento della Riconciliazione, avvalendosi anche della collaborazione di altri presbiteri confessori. Il progetto, che andrà ulteriormente precisato e realizzato nel tempo, promuoverà un’attenzione particolare per i pellegrini, soprattutto i ragazzi e i giovani, perché siano accompagnati a conoscere la figura di San Luigi anche collegando fra loro i numerosi “luoghi aloisiani” del territorio al cui centro sta la Basilica a lui dedicata”
“Ai Padri che hanno prestato servizio presso il Santuario, si esprime la più viva riconoscenza della Diocesi, della comunità parrocchiale e della cittadinanza castiglionese che ha potuto apprezzare la presenza assidua e la dedizione dei “Sacerdoti del Sacro Cuore”. In modo speciale si ringrazia l’attuale Comunità dehoniana, con il rettore e superiore padre Luigi Mostarda, per il ministero svolto in cordiale collaborazione con la Diocesi e i sacerdoti della Parrocchia. Avremo modo di manifestare ai Padri Dehoniani in maniera pubblica il ringraziamento e l’affetto in una apposita celebrazione di cui daremo comunicazione e che prevediamo il prossimo 27 giugno 2021″ conclude il comunicato della Diocesi.