MANTOVA – Incendio doloso e omicidio volontario aggravato. Con queste pesanti accuse si è aperto questa mattina il processo a carico di Gianfranco Zani il 54enne di Casalmaggiore, arrestato lo scorso anno in quanto ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco all’abitazione coniugale, con conseguente morte per asfissia del figlio 11enne Marco, il 22 novembre 2018 a Ponteterra di Sabbioneta. Davanti ai giudici della Corte d’Assise, è comparsa in qualità di parte civile l’ex moglie dell’uomo, la 40enne Silvia Fojotikova. Assente invece l’imputato, attualmente detenuto nella casa circondariale di Pavia. Nel corso della seduta chiamati a deporre per primi in aula proprio l’ex coniuge di Zani, dal quale è sperata giudizialmente dal settembre 2018, e il figlio maggiore della coppia Alex, di 16 anni. Il racconto della donna, interrotto dalle lacrime, è stato improntato secondo quanto chiestole dal pubblico ministero a ricostruire la situazione familiare nei giorni antecedenti la tragedia. Rigettata invece l’istanza di rito abbreviato condizionato alla redazione di perizia psichaitrica e di consulenza tecnico-ricostruttiva dell’evento incendiario, avanzato dalla difesa. Il processo proseguirà il prossimo 18 gennaio.
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