CASTIGLIONE DELLE STIVIERE “Si può sempre criticare ed eccepire, ci mancherebbe, ma dire palesemente il falso no! Ciò che pubblicamente dichiarato sui media e in Consiglio comunale dal consigliere Ferrari di ‘Agire’ in merito alla manutenzione dei nostri parchi cittadini, non solo non risponde a verità ma si configura come una vera e propria azione lesiva nei confronti di Indecast, del suo lavoro e del suo qualificato personale. E questo non è tollerabile. Per questo, in accordo con il Sindaco, abbiamo cominciato a valutare di porre in atto nelle sedi opportune un’azione di tutela della nostra immagine e professionalità.”
Così Franco Nodari, amministratore unico di Indecast, commenta le dichiarazioni e le interpellanze che accusano l’Azienda di aver compiuto una manutenzione errata e inquinante dei parchi aloisiani e di aver con danno e fuori dalle norme.
E Marco Caggegi, direttore tecnico della public utility castiglionese, specifica: “Per prima cosa, l’accusa di aver sparso compost sul manto erboso dei parchi quando lo stesso era ghiacciato, è priva di fondamento e a dimostrarlo abbiamo foto e video con tanto di data; poi il dichiarare che il compost sia finito, colando, nei corsi d’acqua, oltre ad essere calunnioso e sinceramente fantasioso. In ultimo, riguardo all’azione e al materiale utilizzato rispetto le normative di legge, vale la risposta che Regione Lombardia ci ha inviato su nostra sollecitazione, precisamente dalla direzione dell’Assessorato agricoltura e sistemi verdi, che, tra l’altro, sottolinea: ‘Nel caso specifico si parla di ammendante compostato misto proveniente dalla manutenzione del verde (non vi è origine agricola o zootecnica), distribuito su aree pubbliche a destinazione parco (quindi non è interessata la superficie agricola) operata da una società pubblica che opera nel settore della manutenzione del verde (non nel settore agricolo). Non essendoci alcun legame con la materia agricola l’utilizzo di compost distribuito sul giardino pubblico in una normale attività di manutenzione del verde è equiparabile a quello che avviene in un’area verde di tipo privato, non soggetta al Piano d’Azione Nitrati.’
Quindi, pieno rispetto di regole e normative, con buona pace di chi, per spasmodica ricerca di un po’ di visibilità, non ha scrupoli ad affermare il falso e offendere e ledere la professionalità e la passione dei nostri operatori.” conclude il direttore tecnico