MANTOVA – “Nonostante la pandemia, gli infortuni con esito mortale in Italia sono aumentati quasi del 20%, una crescita drammatica” è la denuncia della Uil di Mantova che analizza i dati relativi agli infortuni e malattie professionali.
“Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e luglio 2020 sono diminuite del 23,7% rispetto all’anno precedente, un dato che è fortemente influenzato dall’emergenza Coronavirus. Per la UIL di Mantova è da questi dati che bisogna riflettere e adeguare gli strumenti per la tutela dei lavoratori” – commenta Paolo Soncini, segretario della UIL provinciale.
La flessione delle denunce e degli infortuni è dovuta alla sospensione di ogni attività produttiva considerata non necessaria durante il lockdown. Ad influenzare la flessione è, infatti, il numero delle denunce presentate tra marzo e luglio 2020, in riduzione del 49% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un picco del -87% registrato nel mese di aprile.
“Non è il momento di abbassare la guardia” – dichiara Soncini – “la recessione, il rischio di nuovi contagi e di una auspicata ripresa scandita da ritmi faticosi per i lavoratori sono insidie per le quali il sindacato e la politica dovranno mettere in campo le migliori strategie per dare vita a protocolli e leggi sempre più necessarie per tutelare le vite e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.