La chiesa di Monzambano ritrova i suoi angeli. Busca: “Simboli di bellezza e di vicinanza a Dio”

MANTOVA – Sono stati riconsegnati alla comunità di Monzambano i due angeli del ‘500 rubati 20 anni fa tra il 31 maggio e il 1° giugno. Sono stati recuperati presso un deposito di spedizioni di Marghera in provincia di Venezia poco prima che fossero trasportate all’estero per essere vendute a una nota casa d’asta europea.

Lo scorso mese di gennaio, a distanza di quasi venti anni dal furto, i Carabinieri TPC hanno ricevuto la segnalazione dell’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, relativa a una richiesta di rilascio di licenza di esportazione, presentata dal titolare di una ditta veneta specializzata nel trasporto e nella spedizione di opere d’arte, per una …coppia di sculture in legno dorato e policromo raffiguranti Angeli. Toscana, sec. XVI cm 62 x 22 x 43. I funzionari, chiamati a pronunciarsi e a dare l’assenso previsto dalla normativa per la eventuale movimentazione all’estero, accertando l’inequivocabile funzione devozionale dei manufatti, l’epoca di realizzazione nonché la pregevole lavorazione, hanno richiesto ai Carabinieri TPC di verificare la provenienza del bene, attraverso la documentazione e le fotografie, successivamente confrontate con le informazioni e con le immagini  nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” (il più grande database di beni culturali rubati esistente al mondo gestito dal Comando TPC), ottenendo il cosiddetto “link positivo.

L’indiscussa compatibilità fotografica fra i beni rubati con quelli presentati all’esportazione, che dagli sviluppi investigativi sono risultati nella materiale disponibilità di un antiquario orvietano risultato poi acquirente in buona fede, avendo dimostrato di averli a sua volta lecitamente acquistati da un altro commerciante di settore operante nella provincia senese, al momento indagato per ricettazione assieme a un altro esercente aretino, ha permesso ai Carabinieri di richiedere il provvedimento urgente di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica ternana, impedendo la certa dispersione delle due sculture qualora fossero state trasferite e quindi vendute all’estero. L’esecuzione del decreto, avvenuta presso il deposito della laguna veneta, ha portato gli investigatori a recuperare le sculture ancora nel loro imballaggio, pronte per essere spedite tramite il corriere a una nota casa d’aste di Monaco di Baviera.

La positiva conclusione del ritrovamento e la restituzione al luogo di originaria provenienza dei due manufatti, che potranno così tornare alla loro funzione devozionale a beneficio della comunità che ne attendeva il ritorno da vent’anni, permette al territorio di riappropriarsi di un significativo tassello della propria identità storica e culturale e afferma, ancora una volta, l’importanza che riveste la costante ricerca dei beni culturali sottratti alla legittima fruibilità.

Tornano nella chiesa di Monzambano i due angeli del ‘500 rubati 20 anni fa. Sabato la cerimonia di restituzione