Maltratta e perseguita la moglie estorcendole del denaro per comprarsi la droga, scatta il codice rosso: 43enne asolano in manette

ASOLA – Nel pomeriggio di ieri, 13 luglio, i carabinieri di Asola hanno arrestato, dando esecuzione all’ ordine di Custodia Cautelare in Carcere emesso dal Tribunale di Mantova, un 43enne italiano, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti, estorsione e atti persecutori nei confronti della moglie.
Un altro caso di “codice rosso”, quindi che si concretizza tra le mura famigliari.

La vicenda
Alla base della triste vicenda c’è la forte dipendenza dalla cocaina dell’uomo che quotidianamente, da mesi ormai, vessava la moglie con continue richieste di denaro per potersi acquistare lo stupefacente. Denaro che, anche volendo, la moglie non era in grado di dargli in quanto non viveva una condizione di particolare agiatezza economica.
La donna, stanca dei soprusi, aveva chiesto la separazione all’uomo che per ripicca aveva posto in essere quotidiani atti persecutori finalizzati a intimorirla e a farla vivere nel terrore.
La situazione è divenuta sempre più insostenibile in quanto le minacce e le violenze erano diventate quotidiane e spesso ripetute nello stesso giorno.
Solo a seguito di un intervento dei carabinieri presso il domicilio, la donna  ha trovato  il coraggio di denunciare le vessazioni e i maltrattamenti subiti che i  militari, con specifica Comunicazione di reato, hanno  inoltrato  alla Procura della Repubblica di Mantova attivando il cosiddetto “codice rosso”-
La Procura della Repubblica di Mantova, accogliendo la richiesta formulata dal Comando Arma di Asola, a sua volta inoltrava la richiesta di emissione di misura cautelare al  gip  del Tribunale di Mantova che emetteva l’ordinanza di custodia cautelare in Carcere nei confronti dell’uomo che, nel pomeriggio di ieri è stato arrestato e tradotto nel Carcere di Mantova dove rimarrà a disposizione dell’A.G. Mantovana.

La Compagnia di Castiglione delle Stiviere invita tutte le persone che sono vittime di violenza domestica, maltrattamenti, soprusi e quant’altro, a contattare i Carabinieri o i più vicini Centri Antiviolenza al  tel. 1522 – per segnalare, subito, eventuali episodi di violenza e/o atti persecutori.