MANTOVA – “Contro la cimice asiatica occorre mettere in campo azioni incisive di contrasto all’insetto, portando avanti la sperimentazione della vespa samurai. Allo stesso tempo, chiediamo alle istituzioni un’adeguata attenzione in termini di risarcimenti dei danni, azioni di sostegno economico e agevolazioni di natura fiscale”. A dirlo è Pier Paolo Morselli, presidente della cooperativa frutticola Corma di San Giovanni del Dosso e referente di zona per Coldiretti Mantova, alla luce dei danni causati dalla cimice asiatica. La stima dei danni è finora parziale, in quanto è in corso la raccolta della frutta, dal momento che l’insetto proveniente dall’Estremo Oriente attacca anche mais e soia e non soltanto i frutteti, in alcune zone del Nord Italia devastate per il 100% della propria produzione. Si parla di perdite per oltre 10 milioni di euro, più i danni indiretti. Se non si riuscirà a debellare la cimice asiatica – è l’allarme di Coldiretti Mantova – si rischia di compromettere la biodiversità delle produzioni, perché molti agricoltori stanno pensando di estirpare i frutteti e dedicarsi ad altre colture, con la conseguenza che dal territorio mantovano potrebbero scomparire la millenaria tradizione della coltivazione di frutta e un prodotto di qualità certificata come la Pera mantovana Igp.
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