Modifiche biglietti Trenord. Utp, Bertolini: “Torniamo indietro di 20 anni”

Proroga contratto Regione Trenord, perplessità dell'Autorità di regolazione trasporti. Rischi per i fondi Pnrr

MANTOVA – Durissima presa di posizione dell’Utp, L’Associazione Utenti Trasporto Pubblico, contro la decisione di Trenord di modificare dal prossimo maggio le regole di utilizzo dei biglietti a tariffa regionale.
“Attualmente i biglietti sono bi-direzionali e possono essere utilizzati in entrambi i sensi perché la stazione di partenza è determinata dall’obliterazione del titolo; ad esempio, un biglietto Milano-Saronno può essere utilizzato da Saronno a Milano, timbrandolo a Saronno – spiega il dirigente della segreteria regionale Utp Andrea Bertolini – In futuro non sarà così perché i biglietti dovranno essere utilizzati nel senso di marcia indicato sul biglietto. Inoltre
sono a data aperta ed acquistano validità mediante l’obliterazione mentre in futuro i
biglietti avranno una data prefissata che potrà solo essere modificata a cura dell’utente prima della validità del titolo; il giorno stesso il biglietto potrà solo essere utilizzato, perdendo, in caso di non utilizzo, la sua validità”
“È indubbiamente un grosso passo indietro per gli utenti a cui vengono tolti
dei gradi di libertà nell’uso del trasporto pubblico. Infatti se ora è possibile tenere in tasca un biglietto da utilizzare secondo il bisogno, da maggio non sarà più così ed il viaggiatore dovrà sapere in anticipo quando avrà bisogno di utilizzare il treno; sarà inoltre gravato dell’incombenza di cambiare la data del biglietto in caso di cambiamento di programma, pena il dover perdere dei soldi; la stessa cosa dicasi per l’abolita bi-direzionalità del
biglietto” continua il dirigente Utp.
“Nella Città Metropolitana di Milano e nella Provincia di Monza è in vigore lo STIBM
che continuerà ad acquisire la validità mediante la timbratura ed avrà data libera;
avremo dunque due sistemi con regole diverse cioè l’opposto della
semplificazione. Questa decisione è in controtendenza rispetto al progetto di estendere lo STIBM a tutta la Lombardia; si torna a 20 anni fa mentre dovremmo tendere allo STIBM
regionale. Trenord sostiene che questa modifica sia necessaria per arginare l’evasione
tariffaria. Utp Lombardia contesta decisamente il fatto che, per
combattere chi non paga il biglietto, si operino scelte che vanno a danneggiare chi
invece lo paga regolarmente. È nostra opinione, viceversa, che per arginare l’evasione tariffaria sia necessario organizzare una seria controlleria a squadre sui treni, utilizzando il personale assunto recentemente che viene invece impiegato spesso nelle stazioni dove non è nemmeno corretto chiedere il titolo di viaggio perché non c’è la dimostrazione che il viaggiatore abbia viaggiato e non sia in stazione per altri motivi (fatta ovviamente eccezione per le stazioni chiuse da tornelli). Facciamo anche notare che buona parte del servizio ferroviario lombardo è espletato dalle linee S che hanno un carattere metropolitano e devono avere una bigliettazione di tipo metropolitano, come quella STIBM.
Chiediamo quindi che Regione Lombardia, quale Ente di indirizzo, non approvi
la scelta di Trenord di vendere biglietti a data fissa e uni-direzionali e provveda ad
annullare le ultime direttive emanate in proposito” conclude Bertolini.