ASOLA – Il sindaco di Asola Giordano Busi vuole garanzie sul futuro dell’ospedale locale. Il primo cittadino, in un documento, scrive che comprende, pur ovviamente a malincuore, le necessità legate all’emergenza coronavirus che hanno portato le autorità sanitarie a destinare la struttura a pazienti Covid. Ma, sottolinea Busi, è arrivato il tempo che si pensi al futuro della struttura quando l’emergenza sarà terminata.
“Il nostro presidio ospedaliero ha sempre offerto servizi essenziali ad un ampio bacino di utenza che comprende ben tre province lombarde ed è per questo che è nostra intenzione farci promotori -spiega Busi – coinvolgendo i sindaci dei paesi limitrofi, a stilare un documento congiunto, per sottolineare in modo chiaro, l’assoluta e fondamentale necessità dell’esistenza del nostro ospedale. Nei prossimi giorni è già stato programmato un incontro con il Direttore Generale Stradoni per avere garanzie sul futuro del nosocomio asolano nel momento in cui l’emergenza covid cesserà, che vengano ripristinati al più presto tutti i servizi oggi sospesi, che vengano salvaguardati i posti di lavoro e che si proceda, contestualmente, ad un graduale potenziamento sia dal punto di vista dell’offerta, sia dal punto di vista dell’assunzione di nuove figure professionali .
Inoltre va segnalato che la nostra Amministrazione ha già dato il via – conclude il sindaco – con atto formale, alla ripresa dei lavori di ristrutturazione e ampliamento e che siamo in attesa degli esiti della gara d’appalto indetta da Regione Lombardia per darne esecuzione al più presto possibile.
Sulla stessa linea anche il Consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari
“Non ci si ricordi del presidio ospedaliero solo in tempo di covid. Si terminino i lavori e si potenzi la struttura – dichiara il Consigliere – Ho ufficialmente chiesto alla direzione della Asst di Mantova, nonché all’Assessorato regionale competente, che venga salvaguardato il nostro presidio ospedaliero. Mi rendo conto che ad Asola, come già a Mantova, si rende necessario riservare una parte dei posti letto per l’emergenza covid-19, ma indipendentemente dall’attuale stato emergenziale chiedo che gradualmente anche Asola riprenda la funzionalità sua propria e a pandemia finita la struttura venga salvaguardata in tutto e per tutto”.
“Per questo motivo – prosegue la Cappellari – insisto affinché siano portati a compimento nel più breve tempo possibile gli indispensabili lavori di ristrutturazione e che si ridia a quest’ospedale il lustro che merita. Chiedo che ai cittadini dell’alto mantovano vengano date rassicurazioni importanti e certe sul fatto che l’ospedale non verrà minimamente toccato, ma anzi rafforzato”.