TORRIANA (Serravalli) ll Comitato per la tutela e la promozione dell’ospedale di Pieve ha invitato ancora una volta i cittadini a far sentire la propria voce per chiedere di risolvere le criticità esistenti e avere un servizio sanitario che funzioni, con personale e apparecchiature adeguate. La presidente Daniela Besutti è intervenuta domenica sera insieme a Roberto Pedrazzoli e Laura Pradella del Comitato ai microfoni della Festa dell’Unità provinciale, nell’ambito di un dibattito sul tema ‘Sanità: una riforma mancata’, che ha visto la partecipazione del consigliere regionale PD Antonella Forattini e di Roberto Mari, segretario del Forum tematico “Mantova in salute”. “Chiediamo la partecipazione e il sostegno di tutti – ha detto Besutti – per pretendere quanto ci spetta, perché la sanità è sostenuta dalla fiscalità di tutti, anche dalla nostra. Non siamo cittadini di serie B, anche se siamo nella punta estrema della Lombardia. Però aabbiamo bisogno del supporto della gente, in modo che la nostra voce sia considerata davvero come la voce di tutto il territorio. Da anni ci battiamo per il riconoscimento della interregionalità – ha spiegato Daniela Besutti – Il 15 % degli utenti dell’ospedale di Pieve arriva dal Veneto e il 10% dall’Emilia Romagna, quindi è una struttura interregionale già nei fatti. C’è un documento votato all’unanimità nel 2015 dal consiglio regionale della Lombardia che riconosce Pieve come centro strategico e interregionale. Chiediamo di proseguire su questa strada, cioè che le tre Regioni aprano un tavolo tecnico-politico per ragionare su questa proposta, ben sapendo che il sistema sanitario su base regionale ha dei limiti che penalizzano i cittadini».
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