CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Puntuali così come era stato previsto questa mattina sono partite le vaccinazioni anti-Covid all’ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere.
Il punto vaccinale va ad aggiungersi quindi a quelli degli ospedali Poma di Mantova, Pieve di Coriano e Asola.
Si tratta della prima struttura privata del mantovano che dà il via alle vaccinazioni contro il coronavirus. Anche qui, come accaduto negli ospedali di Asst, ci sono state delle difficoltà a causa degli elenchi dei portali di Regione Lombardia che ancora questa mattina, al momento della partenza delle vaccinazioni, erano vuoti (vedi: Continua il caos vaccini: medici, infermieri e ambulatori pronti ma gli elenchi nei portali rimangono vuoti).
Praticamente medici, infermieri erano pronti e gli ambulatori predisposti per le vaccinazioni ma non si sapeva quante sarebbero state le persone da vaccinare. Alle 10 hanno iniziato a presentarsi i primi ultraottantenni: alcuni solo ieri sera tardi avevano ricevuto l’sms della Regione con cui veniva loro comunicato che questa mattina avevano il turno per il vaccino, ma altri addirittura lo hanno ricevuto questa mattina alle 5. Quelli autonomi e i più fortunati che ce l’hanno fatta ad organizzarsi sono riusciti ad andare a farsi vaccinare ma quelli che avevano bisogno di organizzarsi con un accompagnatore, spesso non disponibile ovviamente in tempi così brevi, hanno dovuto rinunciare.
Gli elenchi dei portali sono comparsi solo alle 11 di questa mattina. Peccato che negli elenchi, come si lamenta anche dagli ospedali di Asst, non compaiono i numeri di telefono delle persone che devono vaccinarsi e quindi non si può sincerarsi, se siano in arrivo o meno. E anche l’assenza del recapito telefonico rimane un mistero visto che la Regione ne è al corrente e comunica l’appuntamento vaccinale con l’sms.
Fatto sta che sulle 60 dosi di vaccini disponibili oggi al San Pellegrino ne sono state somministrate 52.
Si spera che domani le cose vadano meglio anche se pure questa sera gli elenchi dei portali erano di nuovo vuoti.
Dagli ospedali del territorio i medici chiedono che vengano accelerate le vaccinazioni. “Adesso ci sono i vaccini, è assurdo non poter procedere spediti per problemi organizzativi” dichiarano sconsolati.