MANTOVA – Ponte di Ognissanti, Mantova si prepara al pienone di turisti, sia in città che nelle strutture del territorio. A confermare un trend che è già iniziato oggi e si protrarrà sino a martedì prossimo è il presidente degli albergatori di Confcommercio Mantova Gianluca Bianchi: “Per fortuna in città avremo davvero una marea di gente. Il ponte, la voglia di girare e il bel tempo sono un mix che ci hanno portato ad avere negli alberghi della città domani sera il tutto esurito, per domenica ci stiamo avvicinando allo steso risultato e per lunedì siamo già all’occupazione del 70-80% delle stanze”.
Le parole di Bianchi trovano subito conferma andando su Booking.com, uno dei portali turistici più famosi al mondo che per la ricerca di una stanza a Mantova propone solo pochissime sistemazioni e quasi tutte al di fuori del capoluogo.
Se la città si prepara a essere invasa dai turisti, le cose vanno altrettanto bene anche nell’alto mantovano dove le stanze nelle aziende agrituristiche sono esaurite da giorni. “Abbiamo avuto davvero molte richieste, e tanti sono stranieri, tedeschi soprattutto visto che in Germania poi è un periodo di vacanza nelle scuole, ma ci sono anche lettoni, danesi, austriaci, francesi. Praticamente arrivano un po’ da tutta Europa” dichiara il presidente provinciale di Terra Nostra Giuseppe Groppelli.
Gli fa eco il direttore del Consorzio Agrituristico Mantovano Marco Boschetti che evidenzia le tante prenotazioni anche nel basso mantovano e pure negli agriturismi che offrono solo ristorazione.
Insomma il Ponte di Ognissanti farà tirare un’importante boccata di ossigeno alla strutture ricettive mantovane da dove però non si nasconde la grande preoccupazione per l’aumento dei costi. “Meno male che fa ancora caldo e i riscaldamenti sono spenti ma già abbiamo visto un’impennata dei costi dell’energia elettrica. Lavoriamo ma i margini sono risicatissimi e poi non sappiamo cosa ci aspetterà”.
Parole molto simili a quelle di Bianchi: “Non sappiamo a cosa andremo incontro. Come gas finora quest’anno ho speso il doppio rispetto al 2021 quando per via della pandemia avevano tenuto chiuso i primi quattro mesi. Praticamente abbiamo speso il triplo”.