Posti letto messi a disposizione dai privati. Rimandate le attività chirurgiche non urgenti

Da poco conclusa la riunione dell'Unità di crisi

MANTOVA –  Si è concluso da poco il tavolo di confronto che ha visto presente anche il consigliere regionale Alessandra Cappellari, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, la dirigenza della casa di cura San Clemente e degli ospedali di Suzzara, Castiglione delle Stiviere e Volta Mantovana, nonché l’Ats Val Padana. Un incontro in cui è stato confermato che tutti i casi sottoposti a test sono risultati negativi. Intanto, il presidio ospedaliero di Mantova resta ora punto di supporto alle aziende sanitarie più direttamente interessate dall’evento epidemiologico.

Se da un lato, dunque la situazione a Mantova resta sotto controllo, dall’altro non mancano comunque le precauzioni: misure che passano anche per quei privati che hanno messo a disposizione posti letto per supportare l’Asst sul fronte del ricovero (favorendo così la riorganizzazione che si renderà necessaria).

A disposizione anche il sindaco Palazzi che farà da intermediario con i sindaci del territorio, aprendo un canale informativo per diffondere gli aggiornamenti quotidiani inviati dall’Unità di crisi dell’Asst.

Contestualmente, è stata  decisa la progressiva riduzione dell’attività chirurgica in elezione, come disposto da Regione Lombardia, così da liberare spazi letto: garantiti, però gli interventi in urgenza. L’attività ambulatoriale verrà mantenuta, in particolare nelle condizioni di necessità. Per le attività che comportano un affollamento di persone (punti prelievo, commissione invalidi e patenti) si invitano gli utenti a valutare attentamente il proprio stato di salute ed evitare l’accesso ai servizi qualora siano presenti febbre, tosse, sintomi influenzali e/o difficoltà respiratorie.

In corso anche la ridefinizione delle eventuali prenotazioni. Per le attività domiciliari sarà effettuato un triage telefonico per individuare situazioni in cui il paziente o i suoi familiari presentino patologie respiratorie acute. Sono fatti salvi i casi di necessità e urgenza. Per informazioni generali contattare il 1500.