MANTOVA – “Jolanda Dugoni deportata politica nel lager di Ravensbruck”: questo il titolo del convegno che si terrà giovedì 11 novembre a partire dalle 9.30 nella Sala delle Capriate in piazza Leon Battista Alberti. Nel pomeriggio avrà luogo la presentazione del libro, a cura di Daniela Ferrari e Fernanda Goffetti, “Testimonianze mantovane delle deportate di Ravensbruck (1999)”.
E’ la prima ricerca sui prigionieri politici mantovani iniziata a febbraio 2020 e sono ora, la normativa anti Covid, permette un convegno in presenza per presentare i risultati.
Scopo dell’iniziativa far conoscere le atrocità nazi – fasciste, un compito che non è solo di educatori e di storici, ma di quanti vogliono continuare a vivere in una repubblica democratica. Compito tanto più urgente se si guarda all’attualità, che ci consegna frequenti rigurgiti nazi – fascisti non solo in Italia.
Oltre al Convegno, in occasione del 27 gennaio 2022, come ANPI, ANED e famiglie Dugoni, verrà posata una pietra d’inciampo in Corso Umberto I, davanti alla casa in cui ha abitato Jolanda Dugoni, mentre per Felice Tolazzi, prigioniero politico mantovano morto nel lager di Flossemburg, sarà posata all’ingresso della ditta Burgo i cui lavorava.
Ad organizzare il convegno e le varie iniziative Anpi Mantova ANED, IMSC, SPI-CGIL Mantova
Chi è Jolanda Dugoni
Jolanda Dugoni, nata il 7/11/1924 nel sud della Francia da genitori mantovani emigrati da poco là per lavoro, viene arrestata come “politica” perchè non rivela i nomi degli ebrei che hanno alloggiato nell’albergo in cui lavora come cameriera. Da ottobre 1942 a marzo ’44 è detenuta nelle prigioni francesi e tedesche e, da marzo ’44 a fine aprile ’45, nel più grande lager femminile nazista a circa 80 km a nord di Berlino.
Jolanda testimonia “l’inferno delle donne” agli studenti di scuole di ogni ordine e grado di città e provincia dal 1989 al 2016. Ci ha lasciato, a 94 anni, il 7 luglio 2019.