MANTOVA – Primo caso di variante Omicron in provincia di Mantova.
A comunicarlo è l’Ats Val Padana che spiega: “nella giornata del 23 dicembre sono stati notificati gli esiti di ulteriori genotipizzazioni relative a casi identificati nel territorio di Ats della Val Padana nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria, per i quali è stata confermata la presenza di variante Omicron di SARS-CoV-2. I casi accertati sono 44, dei quali 43 in provincia di Cremona – prevalentemente nell’area cremasca – e 1 in provincia di Mantova; la distribuzione riguarda sostanzialmente tutte le fasce di età”.
“La presenza della variante Omicron anche nel territorio di Ats della Val Padana è un evento atteso e inevitabile, in prevedibile incremento nei prossimi giorni, anche in considerazione delle stime e delle valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre a quanto già osservato in altri Paesi. Si coglie l’occasione per raccomandare l’adozione di tutti i comportamenti di prevenzione e protezione individuale, quali l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento fisico e l’igienizzazione frequente delle mani; si rinnova infine l’invito ad aderire alla vaccinazione anti Covid-19, appello rivolto sia a chi non si è ancora sottoposto al ciclo primario, ma anche a chi – ed in maniera altrettanto accorata – lo ha già completato e deve sottoporsi alla dose booster” raccomandano da Ats.
Ricordiamo che in Lombardia Omicron rappresenta ormai il 40% dei contagi contro un media italiana di poco sopra al 28% Covid: Omicron al 40% in Lombardia. Solo 6 ricoverati (2%), nessuno in terapia intensiva.
Come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Omicron raddoppia il numero dei contagi nel giro di 2-3 giorni (Variate Omicron, Oms: “Contagi raddoppiano in 2-3 giorni”