MANTOVA – “La nascita del Recovery Fund è un grande risultato per l’Europa e l’Italia, ma la fase critica arriva adesso”, ad affermarlo è il presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi che plaude al piano europeo per la ripresa da 750miliardi, di cui all’Italia spetterebbero 208,8 miliardi, di cui 81,4 di sovvenzioni e 127,4 prestiti.
“Il 70% delle sovvenzioni dovrà essere impegnato nel 2021-2022, il resto entro il 2023. Gli Stati devono presentare piani contenenti riforme e investimenti; la Commissione li valuterà, anche in base alle sue raccomandazioni. Per questo motivo è tempo di predisporre al più presto piani di impiego delle risorse che siano seri e credibili, volti al rilancio dell’economia, dell’impresa e del lavoro”.
Necessario, dunque per Confindustria investimenti, principalmente infrastrutturali e contrastare l’aumento della spesa pubblica corrente: “I soldi a pioggia non servono, perché se non si costruisce una ripresa forte mancherà anche la fiducia, e quindi la ripartenza dei consumi e del mercato interno. Molto meglio spendere per ammodernare il Paese, mettendo in sicurezza i territori e realizzando infrastrutture nuove che permettano alle imprese di competere con il mondo. Cito due esempi su tutti, il costo per l’approvvigionamento dell’energia è il più alto d’Europa, e una parte importante del territorio non è ancora connessa con la banda internet ad alta velocità. Se penso a Mantova, ricordo che abbiamo un gap storico in termini infrastrutturali nei collegamenti con le province limitrofe, e addirittura anche all’interno della stessa provincia, a causa dei problemi strutturali ai ponti. A questo proposito lancio un appello a tutti gli stakeholder del territorio, dobbiamo mostrarci compatti ed esercitare pressioni nei confronti di Regione e Stato nel chiedere che vengano realizzate le opere di cui il territorio necessita. E’ un’occasione storica, non possiamo perderla”.