OLTREPO’ – “Una vera e propria vergogna. Alla Camera dei Deputati sono stati bocciati gli emendamenti presentati da me e altri componenti gruppo Lega necessari per il proseguo della ricostruzione post sisma. Il Governo ha accolto quelli riguardanti la proroga per l’esenzione Imu e la sospensione dei mutui, non prendendo minimamente in considerazione le richieste relative alla proroga dello stato di emergenza, che avrebbe comportato la fondamentale facoltà per i comuni di avere tecnici per far fronte all’ultima fase della ricostruzione che riguarda la parte pubblica. Con il diniego agli emendamenti presentati, ora i comuni potranno procedere ad assunzioni con contratto a tempo determinato solo fino al 31 dicembre del 2020 e ciò significa che non avranno tecnici sufficienti per la conclusione della ricostruzione. “La fine dell’emergenza”, prosegue “sulla carta è stabilita per il 31 dicembre 2020; i Comuni, per procedere alla ricostruzione pubblica e chiudere la privata, necessitano di tecnici che vengono assunti a contratto tramite bando che per legge ad oggi non potrà andare oltre il 2020: morale, i territori non riescono a reperire i tecnici da adibire alla ricostruzione”.
Così l’onorevole Andrea Dara che aggiunge “ il Governo dovrà rispondere ai comuni delle difficoltà che crea questa sua decisione di fregarsene delle necessità della ricostruzione e mettere in ginocchio gli enti locali.”
All’onorevole Dara fa seguito il consigliere regionale leghista Alessandra Cappellari, sub commissario del terremoto: “Ben vengano”, procede Cappellari, “la proroga per l’esenzione Imu e la sospensione dei mutui, ma il grosso problema è che il Governo giallo-rosso, quello che si riempie tanto la bocca di parole di vicinanza al popolo e ai territori, abbia invece sonoramente bocciato la richiesta di proroga dello stato d’emergenza. Quando si dice predicar bene e razzolar male…”
“Questo Governo, che affoga nella burocrazia e nell’incompetenza, dimostra una volta di più di fare solo e soltanto l’interesse delle poltrone, di fregarsene altamente della gente e della ricostruzione ed agisce col chiaro intento di catapultare oneri e costi della ricostruzione sui Comuni e sulle Regioni. Ci dica al più presto che intenzioni ha e come intende provvedere per andare incontro alle esigenze dei comuni”, conclude Cappellari. (mv)