MANTOVA – Il capoluogo e la Diocesi di Mantova si avviano a festeggiare il 18 marzo il patrono Sant’Anselmo, anche in questo caso senza cerimonie così come prevede il decreto per il contenimento del coronavirus.
L’urna del Santo sotto l’altare maggiore in Duomo verrà aperta. come da tradizione, e questo momento i mantovani potranno comunque viverlo “a distanza” con le riprese video che la Diocesi realizzerà e che poi saranno pubblicate sul sito della stessa Diocesi o dei media che riterranno di dare spazio alla celebrazione dell’apertura dell’urna.
La Diocesi in ogni caso già nelle prossime ore renderà note tutti gli orari, le modalità con cui si potranno seguire sul web le celebrazioni e le iniziative organizzate in occasione della ricorrenza del patrono.
Grande è la devozione da sempre dei mantovani verso Sant’Anselmo che morì il 18 marzo del 1086.
Proprio Anselmo tra l’altro era solito pregare davanti all’immagine della Madonna con bambino, posta tra l’antica chiesa di San Paolo e la cattedrale, oggi Santuario della Madonna dell’Incoronata da dove il vescovo Marco Busca sta celebrando le messe in diretta streaming dall’inizio della Quaresima, da quando è scattato quindi il divieto di celebrazioni con i fedeli.
La devozione di Sant’Anselmo per la Vergine era talmente forte che la tradizione racconta di un miracolo. L’immagine della Madonna avrebbe infatti parlato con Anselmo chiedendogli di mettere la città sotto la sua protezione, cosa che Anselmo fece subito.
Nelle chiese mantovane numerose sono le pale d’altare che effigiano Sant’Anselmo in atto di offrire alla Madonna la città di Mantova.
Nei secoli i mantovani hanno sempre pregato l’Incoronata. Una devozione che si è rafforzata soprattutto nei momenti di maggior difficoltà.