MILANO- “Chiederemo sicuramente lo stato di emergenza“. È quanto ha dichiarato oggi il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, affrontando il tema sempre più preoccupante della siccità. “C’è già stata una richiesta a livello parlamentare della
Lombardia. Penso sia una richiesta che andrà fatta congiuntamente perché è una situazione drammatica per la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna ma anche il Veneto” ha continuato Fontana.
“Credo che potremmo chiedere già da adesso” lo stato di emergenza “nel senso che con i rilasci si dovrebbe riuscire a compensare parzialmente le necessità ma poi bisognerà prendere atto che se non cambiano le condizioni meteo la situazione rischia di essere veramente grave”.
Sono preoccupato – ha continuato Fontana – da parecchi mesi stiamo ponendo attenzione alla questione. In passato abbiamo preso delle iniziative per cercare di ridare un pò di acqua ai laghi e abbiamo raggiunto un accordo con il mondo dell’agricoltura per rinviare, di fatto, la semina per consentire che i laghi si potessero riempire un pò. E’ una situazione estremamente delicata”. Il governatore lombardo ha sottolineato che “la sostenibilità è un argomento di cui dobbiamo ancora molto approfondire e molto studiare, perché la via giusta nascerà da tutti questi ulteriori investimenti che dovranno essere fatti”.
Secondo il presidente lombardo, per capire la gravità della situazione basta vedere il Po dove “oltre al problema della mancanza d’acqua per i campi, c’è anche il problema del fatto che il mare entra sempre di più nell’alveo del fiume”.
I cittadini “dovranno cercare di darci una mano anon sprecare acqua, dovranno ritrovare quelle abitudini che già in passato ci sono state nel prestare attenzione allo spreco”, ha concluso Fontana sottolineando che per il momento “non sono previste interruzioni di servizio. Se la cosa peggiora ulteriormente valuteremo, ma per ora no”.
Intanto i produttori idroelettrici da oggi aumentano i rilasci dell’acqua a supporto dell’agricoltura.La decisione è stata annunciata nell’ambito del tavolo di coordinamento promosso e convocato da Regione Lombardia, rappresentata dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche, Massimo Sertori, e a cui hanno partecipato Terna, i regolatori del lago di Iseo e del lago di Como e del lago Maggiore, ANBI Lombardia e i rappresentanti di Enel, A2a ed Edison.
“Ringrazio per l’impegno assunto da tutte le parti – spiega Massimo Sertori – in particolare dai produttori idroelettrici nell’incrementare la produzione che permetterà di rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda, e quasi un milione per il bacino dell’Oglio, per far fronte all’attuale situazione di crisi idrica dovuta al perdurare delle siccità e dall’assenza di piogge. Ringrazio anche l’impegno dei regolatori dei laghi a razionalizzare le erogazioni e a governare in maniera oculata la risorsa idrica”.
“Rispetto al lago Maggiore – puntualizza Sertori – sarà mia cura prendere contatti con le Autorità svizzere per valutare rilasci dai produttori idroelettrici della Confederazione”.
“L’obiettivo resta quello di garantire il più possibile l’irrigazione a valle e in pianura. In questa situazione drammatica, la scelta regionale di coordinare tutti gli attori coinvolti, avviata con il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana lo scorso marzo, continua ad essere la modalità più concreta per far fronte all’emergenza siccità”, conclude Massimo Sertori