Suini da macello: la fase calante del prezzo è finita. Forse

MANTOVA – Quanto durerà la fase calante del prezzo dei suini grassi da macello in Commissione unica nazionale, che giovedì scorso ha registrato una riduzione di 14 millesimi di euro al chilogrammo? Per Claudio Veronesi, suinicoltore di Sustinente con una produzione a ciclo chiuso di circa 35mila suini all’anno, la discesa del prezzo, iniziata con la seduta del 19 dicembre scorso, è terminata.
“Alla Cun domani il mercato dovrebbe assestarsi – preconizza Veronesi – per poi riprendere a salire dal giovedì successivo, complice anche il buon andamento dei mercati suinicoli all’estero, dalla Francia alla Spagna, alla Germania”.
Nonostante gli effetti che il Coronavirus sta provocando ai commerci internazionali, l’export comunitario di carne suina verso la Cina – deficitaria di prodotto a causa dell’epidemia di peste suina africana – si mantiene su livelli positivi, trascinando così al rialzo anche i listini europei. Anche negli Stati Uniti il prezzo dei suini ha recuperato notevolmente terreno negli ultimi mesi, con la previsione di rimanere in salute per almeno il primo semestre dell’anno, complice l’accordo raggiunto da Pechino e Washington sul commercio agevolato di carnee suina.
“Per questo non si comprende il calo delle quotazioni di suini grassi da macello sul mercato interno – conclude Veronesi -. Un trend che dovrebbe invertirsi nel giro di una settimana”.