Tangenziale di Goito, tra miraggio e realtà

Tangenziale di Goito tra miraggio e realtà

GOITO – Immediati i commenti a caldo da parte dei maggiori protagonisti della questione tangenziale di Goito, dopo la timida apertura del Pirellone alla progettualità dell’opera.

Aria fritta, secondo il consigliere di minoranza Mario Cancellieri, che in totale accordo con la consigliera regionale Alessandra Cappellari, promuove il TiBre e le comunque buone intenzioni dei passi in avanti verso la tangenziale, rimanendo però con i piedi ben ancorati al terreno: «La tangenziale difficilmente verrà fatta. Parliamo di 120 milioni di euro, non dei 40 milioni di Guidizzolo – spiega Cancellieri -. Quelle avvenute in Regione sono tutte riflessioni nobili, che io in primis approvo, ma non ho elementi che mi spingano a pensare a qualcosa di veramente concreto».

Più positivo il primo cittadino di Goito Pietro Chiaventi: «Spero che a queste parole seguano dei fatti veri e propri perché possiamo spendere tutte le parole che vogliamo, ma a un certo punto serve concretezza. E soprattutto, chiarezza. È la prima volta dopo anni che Regione Lombardia si apre in questo modo. Un piccolo passo, me ne aspetto altri più significativi». E intanto, sottolinea che nei primi mesi del 2020 dovrebbe incontrare il ministro De Micheli.

Non del tutto soddisfatti, infine, i promulgatori della raccolta firme di Goito che in pochissimo tempo ha raggiunto duemila adesioni. «C’è stata una presa visione del problema, ma è ancora troppo poco. La classe politica mantovana si deve muovere unita, formare un tavolo di lavoro comune, mettere sul tavolo le esigenze del territorio e portarle avanti insieme – le parole di uno dei promulgatori – Invece mi giunge voce che ognuno vada per la propria strada e questo non fa altro che creare confusione».