MANTOVA – Sono numerosi gli avvicendamenti pastorali nella diocesi di Mantova che questa mattina sono stati comunicati durante le messe alle comunità interessate. Il vescovo Marco Busca, con una nota, ha spiegato poi il criterio con cui sono stati decisi i nuovi incarichi “che è quello di fare in modo che le nostre risorse presbiterali, da tempo insufficienti rispetto al compito che ci è affidato, siano sempre più spese al servizio di una nuova forma di comunità missionaria, anche attraverso la (nuova) figura dei parroci in solido (co-parroci).
Quella del “parroco in solido” è una figura prevista dal Codice di diritto canonico (canone 517 § 1 del 1983). Praticamente quando le circostanze lo richiedono, la cura pastorale di una parrocchia, o di più parrocchie contemporaneamente, può essere affidata in solido a più sacerdoti. Questi hanno uguali responsabilità fatta eccezione per la rappresentanza legale che rimane in capo solo ad uno dei due.
Ecco le nuove destinazioni:
Don Paolo Gibelli e don Giovanni Parise sono nominati parroci in solido delle parrocchie di tutta l’unità pastorale “dello Zara” (Suzzara ‘Immacolata’, Suzzara ‘Sacra Famiglia’, Brusatasso, Riva di Suzzara, Sailetto, San Prospero, Tabellano, Torricella, Villa Saviola).
Don Samuele Bignotti è nominato vicario parrocchiale di tutte le parrocchie dell’UP “dello Zara”, mentre don Giorgio Bugada rimane a servizio dell’UP “dello Zara” come presbitero collaboratore.
Don Nicola Gardusi è nominato parroco anche delle parrocchie di Ceresara, san Martino Gusnago, Piubega, Villa Cappella e moderatore dell’UP “S. Martino” (Gazoldo, Ceresara, san Martino Gusnago, Piubega, Villa Cappella).
Don Enea Grassi è nominato vicario parrocchiale di tutte le parrocchie dell’UP “S. Martino”.
Don Andrea Moscatelli e don Giovanni Telò sono nominati parroci in solido delle parrocchie di Quistello, S. Rocco, Nuvolato, S. Giacomo delle Segnate, Quingentole insieme a don Matteo Pinotti
Don Matteo Sisti è nominato vicario parrocchiale nelle parrocchie della UP Aloisiana in Castiglione delle Stiviere.
Don Fabio Scutteri è nominato parroco in solido con don Roberto Rezzaghi delle parrocchie di San Pio X e San Giuseppe Artigiano in Mantova e responsabile dell’animazione pastorale degli Istituti “Redentore” della Fondazione “Casa dello Studente B. Contardo Ferrini”.
Don Matteo Palazzani è nominato parroco anche delle parrocchie: S. Antonio di P.M., Cittadella e Colle Aperto e moderatore dell’Unità Pastorale “Beato Giovanni Bono”: Bancole di P.M., S. Antonio di P.M., Cittadella e Colle Aperto.
Don Augusto Rossato, don Gianfranco Magalini, don Franco Magnani sono nominati presbiteri collaboratori dell’Unità Pastorale “Beato Giovanni Bono”. Padre Ivan Vintoniak (parroco della comunità greco-cattolica ucraina) è nominato presbitero collaboratore dell’Unità Pastorale “Beato Giovanni Bono”. Padre Ivan viene autorizzato a celebrare anche secondo il rito romano ottenendo il permesso del cosiddetto “biritualismo”.
Don Marco Cavallaro è nominato parroco delle parrocchie di Poggio Rusco, Schivenoglia, San Giovanni del Dosso, Dragoncello e coordinatore dell’UP “dei Dossi”: Poggio Rusco, Schivenoglia, San Giovanni del Dosso, Dragoncello, Villa Poma e Magnacavallo.
Don Luigi Caramaschi è nominato amministratore parrocchiale delle parrocchie di Villa Poma e Magnacavallo e presbitero collaboratore dell’UP “dei Dossi”.
Don Paolo Azzini è nominato parroco di Castel Goffredo e Casalpoglio e coordinatore dell’UP “Madonna del Dosso”: Castel Goffredo e Casalpoglio, Casaloldo, Casalmoro, Castelnuovo di Asola.
Don Giuseppe Bergamaschi è inviato in qualità di presbitero fidei donum al servizio della diocesi di Parma.
Don Cristian Grandelli è nominato parroco anche di Buscoldo nella UP “Madonna delle Grazie” (Montanara, San Silvestro, Levata, Buscoldo).
Don Libero Zilia è nominato presbitero collaboratore nelle parrocchie della UP “Madonna delle Grazie”.
Don Alfredo Bruneri è nominato presbitero collaboratore nelle parrocchie della UP “Madonna della Malongola” (Asola, Barchi, Gazzuoli, Casalromano, Fontanella Grazioli).
Don Paolo Gozzi è nominato presbitero collaboratore nella UP “Beata Vergine Maria ai Campi Bonelli” (Redondesco, Mariana Mantovana, San Fermo di Redondesco, Canneto, Acquanegra, Mosio di Acquanegra).
Don Mauro Zenezini è nominato presbitero collaboratore nelle parrocchie della UP “San Leone Magno” (Barbasso, Barbassolo, Cadè, Casale, Governolo, Nosedole, Roncoferraro, Villa Garibaldi) e celebrante nella UP “Un solo riso” (Castel d’Ario, Villagrossa, Villimpenta, Pradello).
Don Stefano Savoia è nominato rettore della basilica concattedrale di Sant’Andrea e collaboratore della comunità pastorale di Sant’Anselmo in città.
Don Gabriele Rubes è nominato Rettore del Santuario della Beata Osanna Andreasi in Carbonarola.
“Ogni cambiamento porta con sé una ricchezza di sentimenti anche contrastanti sia per i presbiteri che per le comunità: la gratitudine per il bene fatto e ricevuto, la testimonianza di affetto e stima, la fatica del distacco e dell’intraprendere nuove relazioni, i disagi tipici dei passaggi di consegne – ha spiegato il vescovo – Viviamo tutto con la fiducia nel Signore che è il vero Pastore e guida nel tempo la comunità dei credenti anche attraverso i suoi ministri”
“È l’ora di nuovi “eccomi” da parte dei preti che si mettono al servizio di comunità che hanno già una loro storia e camminano nella fede, ma anche da parte delle comunità che accolgono le nuove guide come un nuovo dono di grazia per ravvivare il cammino. Siamo in un’epoca di cambiamento per il mondo e anche per la Chiesa. I cambiamenti dei sacerdoti ci aiutino a proiettarci nella Chiesa del futuro che chiede a tutti i battezzati maggiore coinvolgimento di fede, responsabilità ministeriale, dedizione missionaria” sottolinea il vescovo.
Ovviamente si tratta di incarichi che non mancheranno di far porre alle comunità mantovane di fedeli molte domande per quanto riguarda destinazioni, ruoli e cambiamenti, anche relativi a preti che hanno legato il loro nome per lunghi anni ad alcune parrocchie e che non compaiono nell’elenco diffuso dalla diocesi mantovana. Ma non solo. Viene ad esempio spontaneo chiedersi come mai, in una situazione di risorse presbiterali insufficienti in diocesi, come evidenziato dallo stesso vescovo Marco Busca, don Giuseppe Bergamaschi venga inviato in servizio presso la diocesi di Parma. Domande che auspichiamo possano presto trovare delle risposte proprio da parte della diocesi per aiutare le comunità a comprenderne il significato, aiutando così il proseguio di una collaborazione costruttiva tra clero e laici oggi più che mai fondamentale vista la perdurante crisi delle vocazioni.