MANTOVA – La cura del Covid-19 incontra la Telemedicina: il sistema, attivato da Centro Servizi e Adi Covid (Assistenza domiciliare integrata) di Asst Mantova in attuazione di una delibera regionale, consiste nella consegna alle famiglie di un kit di strumenti per la misurazione di febbre, pressione e saturazione, oltre a uno smartphone dotato di scheda simche servirà a entrare in contatto anche video con il personale sanitario.
Ad usufruire del servizio saranno i malati di Covid-19 dimessi dalle strutture ospedaliere che presentano un quadro clinico compatibile con l’assistenza a domicilio oppure selezionati dagli specialisti di medicina generale e segnalati all’azienda di Strada Lago Paiolo. Duecentonove (si cui 160 mantovani) i pazienti ad oggi dimessi dagli ospedali dell’Asst, ai quali si aggiungono le persone dimesse dagli erogatori privati.
Grazie al nuovo kit i parametri vitali monitorati verranno visualizzati su una piattaforma informatica, consultabile dai medici del Centro servizi e dai medici di medicina generale così da garantire un costante controllo dello stato di salute dei pazienti. Grazie anche a un breve addestramento per familiari e caregiver, tenuto dal personale infermieristico dell’Asst, i dispositivi potranno essere da tutti utilizzati.
Il progetto è stato realizzato dal Dipartimento delle Fragilità, diretto da Angela Bellani, con la collaborazione dell’Ingegneria Clinica, diretta da Lucio Attolini e di Paolo Garbossa dei Sistemi informativi. “Questa iniziativa – commenta Bellani – coniuga i bisogni dei pazienti e i bisogni sanitari riducendo l’accesso alle strutture ospedaliere solo ai casi di reale necessità”.
Ma se da un lato, un maggior controllo è garantito dal servizio di Telemedicina, dall’altro, è stato infatti disposto un incremento dei posti letto di terapia subintensiva respiratoria nel reparto di Medicina d’urgenza di Mantova, diretto da Massimo Amato. Nello specifico, si parla di 7 letti aggiuntivi destinati a pazienti ventilati attualmente ricoverati nei reparti covid o in svezzamento dalla Terapia Intensiva. L’attività sarà gestita dal personale della Medicina d’Urgenza in sinergia con gli specialisti della Pneumologia, diretta da Giuseppe De Donno, della Terapia Intensiva Anestesia e Rianimazione, diretta da Gianpaolo Castelli, e con il supporto di infermieri delle sale operatorie, al fine assistere i pazienti in un’ottica evolutiva. La collaborazione, verrà estesa anche all’Osservazione breve del Pronto Soccorso.