MILANO – “È un vero e proprio controsenso. Mentre molti si tanno muovendo per agevolare l’utilizzo delle biciclette sui mezzi pubblici e sulle strade, Trenord decide di andare nella direzione opposta, adducendo motivazioni che non sono affatto convincenti. Con un minor carico di passeggeri dovrebbe anzi essere facilitato il trasporto delle biciclette, ma se anche ciò non fosse possibile per la conformazione dei convogli, Trenord dovrebbe allora garantire carrozze ulteriori e dedicate. Non è pensabile che la soluzione sia quella di eliminare le biciclette che rappresentano anzi la giusta direzione da intraprendere”, così la consigliera regionale del Pd Antonella Forattini.
Valutazioni che arrivano in seguita alla notizia diramata da Trenord che ha annuncia che dal 3 giugno – giornata mondiale della bicicletta – sarà vietato il trasporto delle biciclette su tutti i treni del servizio regionale, con l’eccezione dei convogli che dispongono di spazi appositamente previsti. Alla base della decisione le norme di sicurezza anti-Covid: motivazioni che hanno suscitato parecchie perplessità e scatenato le proteste di molti pendolari.
Sul tema interviene anche il M5S che ha depositato un’interrogazione che chiede alla Lombardia la possibilità di ripristinare il trasporto sui treni regionali delle biciclette, almeno nelle fasce orarie non di punta. “Da ieri infatti è sospesa la possibilità di trasporto di mezzi a due ruote a meno che non siano pieghevoli, mentre sono ammessi “esclusivamente monopattini” – spiega il consigliere regionale pentastellato Andrea Fiasconaro -. Comprendiamo la necessità di non generare affollamenti, ma questa decisione va ripensata. Il potenziamento del servizio, e non le limitazioni o gli ostacoli, deve essere la logica da seguire per consentire di muoversi in Lombardia in totale sicurezza con i trasporti pubblici”.