MOGLIA – Era stato lui stesso ad allertare i carabinieri, segnalando nella circostanza un violento alterco scoppiato poco prima con un conoscente. Ma all’arrivo dei militari dei due litiganti non vi era nessuna traccia. Conoscendo però il denunciate, un 42enne pregiudicato italiano e con cronici problemi di alcolismo, i militari hanno quindi preferito far piena luce sulla vicenda cercando di mettersi direttamente in contatto con lui, sia telefonicamente che suonando ripetutamente al campanello dell’abitazione. Ma dopo un’ora e mezza di silenzio gli uomini dell’Arma preoccupati hanno deciso di agire. I fatti sono occorsi domenica pomeriggio a Moglia. La preoccupazione degli operanti era soprattutto rivolta all’incolumità della figlia dell’uomo, di 18 mesi di età, in quel momento sola in casa col padre. Un timore giustificato dal carattere particolarmente violento dell’individuo. Momenti concitati durante i quali i militari sono stati in costante contatto anche col magistrato di turno Giulio Tamburini. Per entrare nell’appartamento sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco di Suzzara che hanno provveduto a sfondare la porta d’ingresso. Alla vista dei carabinieri il 42enne, completamente in preda ai fumi dell’alcol, anzichè mostrarsi tranquillo e disponibile al dialogo ha invece preferito reagire in modo aggressivo impugnando nella fattispecie un coltellaccio da cucina e brandendolo all’indirizzo dei militari. Inevitabili a quel punto le manette scattate ai polsi dell’uomo per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina, il 42enne, è comparso in tribunale per la direttissima. Al termine della seduta il giudice Raffaella Bizzarro ha convalidato l’arresto disponendo a suo carico la misura della custodia cautelare in carcere. La seduta riprenderà il prossimo 30 settembre stante l’istanza del difensore di chiedere i termini a difesa.
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