CREMONA-MANTOVA – Un macigno si abbatte sull’autostrada Cremona-Mantova.
La società Stradivaria, che a suo tempo ha realizzato il progetto che Regione Lombardia ha voluto rilevare per circa 25 milioni di euro, ha infatti impugnato al Tar la decisione e gli atti relativi all’acquisizione stessa da parte della Regione.
A renderlo noto è la Regione stessa nella risposta fornita dall’assessore regionale all infrastruttura Claudia Maria Terzi a una interrogazione depositata quasi due mesi fa dal consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5S) sulla quale interviene anche il consigliere regionale mantovano Andrea Fiasconaro
“In Regione Lombardia – commenta il consigliere alla luce dalla risposta della Regione – c’è caos totale sull’autostrada Cremona Mantova. Lo attesta la risposta fornita dall’assessore ai trasporti e alle Infrastrutture di Regione Lombardia alla interrogazione n. 21458 – Chiarimenti in merito all’autostrada Cremona Mantova). Si tratta di un macigno sul futuro dell’opera”.
“Stradivaria avrebbe infatti impugnato davanti al Tar la legge regionale e le delibere che prevedono la cessione del progetto a Regione per 25 milioni per ragioni dettate, “esclusivamente da irrinunciabili ragioni di tutela della Società in assenza della formalizzazione della proposta di risoluzione consensuale”- commentano Degli Angeli e Fiasconaro citando il passaggio della risposta della Regione.
“È evidente che tra Regione e Stradivaria non ci sia un accordo. I milioni offerti per il progetto sono troppo pochi? È ormai sotto gli occhi di tutti il fallimento politico di chi ha sempre sostenuto la realizzazione di quest’opera insostenibile. Anni sprecati: tanto è vero che dopo oltre 20 anni e 0 km realizzati, ad ora non esiste nemmeno un progetto sostenibile. Nel frattempo, la riqualificazione e velocizzazione della ex SS10 è rimasta al palo. Complimenti. La verità, al netto delle promesse bipartisan arrivate negli ultimi mesi sia da Fontana, che parla di più di 1 miliardo di investimenti, sia dai rappresentanti territoriali del Partito democratico, da sempre forti sostenitori di questa infrastruttura, la realtà è ben diversa” sottolineano i consiglieri pentastellati che proseguono:“a render ancora più nebuloso il futuro dell’opera è la stessa Aria, la quale attesta nuovamente “l’insussistenza di presupposti per un nuovo riequilibrio della concessione autostradale dovute a carenze del Piano Economico Finanziario e al non rispetto dei limiti imposti dalla norma in merito alle procedure di revisione del Piano Economico Finanziario”. In poche parole, l’opera non sta in piedi finanziariamente. È un vero e proprio buco economico. Infatti, la definizione del quadro finanziario dell’opera, che dovrebbe sbloccare l’acquisto del progetto per 25 milioni di euro ha tempistiche, viene chiarito nella risposta fornita, che non sono al momento prefigurabili”.
“Potrebbero bastare questi ulteriori elementi per convincere chiunque ad abbandonare questo progetto. Quindi ora la domanda sorge spontanea: adesso Lega e Pd avranno il coraggio di ammettere il grave errore e chiedere scusa ai cittadini cremonesi e mantovani per aver sostenuto consapevolmente la più grande fake news infrastrutturale del nostro territorio? Il Pd, che per le prossime elezioni regionali si candida ad essere alternativo al centro Destra a guida leghista cosa intende fare? Continuerà a stare in scia a Fontana oppure è disposto a metter da parte questa autostrada anacronostica a favore della riqualificazione della SS10 e delle altre opere utili per il nostro territorio?”. concludono i consiglieri regionali.
COMPLETAMENTO DELL’ASSE SUD SEMPRE PIU’ LONTANO
Collegata alla realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova com’è noto c’è il completamento dell’Asse sud di Mantova che a questo punto è sempre più a rischio. L’unica possibilità per veder realizzata l’opera a questo punto sembra essere il rinnovo della concessione ad Autobrennero il cui Cda ha approvato di recente all’unanimità la proposta di poject con una serie di interventi dal Brennero a Modena, lungo tutto il suo asse. Tra questi i 110 milioni di euro per la realizzazione dell’asse sud, che collegherebbe il casello di Bagnolo San Vito con il tratto di tangenziale sud, già in essere, che va da Cerese a Curtatone.