MANTOVA – Anche oggi ancora code al Grana Padano Arena per potersi vaccinare. Asst, che già ieri aveva inviato cinque infermieri in più ha cercato di far fronte alla situazione aumentando ancora sia il numero di medici che di infermieri all’hub de La Favorita e anche a Ostiglia è stato mandato un medico in più.
Ma evidentemente ancora non basta per affrontare la corsa al vaccino che si è scatenata negli ultimi giorni per una serie di concause.
Innanzitutto il super green pass (quello che attesta l’avvenuta vaccinazione anti-Covid) obbligatorio praticamente per quasi tutte le attività fatta eccezione per l’andare al lavoro e poco altro, le terze dosi che fino a ieri potevano essere prenotate da tutti coloro che hanno più di 40 anni e da stamani anche dagli over 18, e poi l’obbligatorietà che scatterà da metà dicembre per insegnanti e personale delle forze dell’ordine.
“Nel giro di una settimana al Grana Padano Arena siamo passati da 800 vaccinazioni al giorni alle 2100 registrate ieri” sottolineano da Asst da dove tornano a ribadire anche come molte persone che si presentano negli hub vaccinali non si siano prenotate. Ragion per cui, visto che l’obiettivo è quello di vaccinare tutti, si è deciso di fare delle file “dedicate solo per chi è prenotato e altre per chi invece non ha la prenotazione”.
A rallentare poi le operazioni delle vaccinazioni ci sono le anamnesi che vengono fatte tanto per i sieri anti Covid che per quello per l’antinfluenzale che può essere somministrato in contemporanea. “Nei poli vaccinali vengono somministrati i sieri a mRna di Pfizer o Moderna, a seconda della disponibilità. Ma ci sono diverse persone che hanno fatto le prime due dosi con uno dei due che non ne vogliono sapere di fare la terza dose con l’altro siero e quindi fanno aumentare i tempi dell’anamnesi, soprattutto chi ha fatto Pfizer ha molti dubbi nel fare Moderna” spiegano sempre da Asst.
“Vogliamo ricordare a tal proposito che i due sieri sono da considerarsi equivalenti, e molti scienziati considerano addirittura che la vaccinazione eterologa offra una protezione più alta dal contagio” continuano dall’Azienda socio-sanitaria dove spiegano che “dal 4 di dicembre non sarà più possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale negli hub vaccinali e questo in parte consentirà di ridurre i tempi di attesa”.