Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Recovery, nuove regole per subappalto e assunzioni: le misure

E’ finito il Consiglio dei Ministri con il via libera al Decreto Recovery.

Prevista la revisione delle regole sul subappalto con una nuova soglia al 50% e con dettagliate garanzie a favore dei lavoratori e della loro sicurezza. Non compare invece la norma per le 350 assunzioni inserita nelle precedenti versioni del testo.

Arriva come “requisito necessario” per le aziende che partecipino alle gare del Recovery plan l’obbligo di assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.

Soglie più alte per l’affido diretto e l’iniziazione semplificata degli appalti, senza una percentuale o cifra unica: “questo facilita lavoro dei comuni e accelera la possibilità di spesa”. E’ la novità che, a quanto sottolineano fonti di governo della Lega, compare nel decreto Recovery. Per il Superbonus al 110%, per il quale finora sono stati spesi “2 miliardi su 18”, arriva l’accesso attraverso la Cila, “come semplice manutenzione straordinaria”. Inoltre, rimarcano le stesse fonti, il decreto introduce un “silenzio assenso vero per tutte le pratiche” e “tempi più brevi per i contratti pubblici”, oltre alla Soprintendenza unica.

Nessuna abolizione del codice degli appalti, cancellazione del criterio del massimo ribasso e semplificazione delle norme sul superbonus: erano gli obiettivi del Movimento cinque stelle in vista dell’approvazione del decreto semplificazioni. E sono stati centrati”. Così all’agenzia Ansa, fonti di governo del Movimento 5 Stelle “Inoltre il governo ha confermato l’impianto complessivo della governance del Conte bis e apprezziamo la continuità”, si spiega.

Niente più balzelli sui certificati anagrafici digitali, dallo stato di famiglia al certificato di nascita o di residenza: per tutti gli atti scaricati attraverso l’Anagrafe tributaria della popolazione residente, non si pagheranno più imposte come il bollo da 16 euro o i diritti di segreteria. Nel testo si precisa che i certificati digitali saranno “in ogni caso, senza oneri per il richiedente”.

“Il dialogo con le parti sociali ha migliorato un provvedimento che nella prima stesura rischiava di dare un messaggio non adeguato. Per essere più veloci servono più diritti e più sicurezza sul lavoro, non il contrario. Nel passaggio parlamentare si potrà ancora lavorare in questa direzione”. Lo dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza, al termine del Cdm sul dl Recovery.

“Dopo aver respinto l’introduzione del criterio del massimo ribasso, anche in tema di subappalto il confronto con le organizzazioni sindacali ha prodotto un positivo risultato. Sono state, infatti, riconosciute anche ai lavoratori del subappalto uguali condizioni normative e salariali dei lavoratori delle imprese aggiudicatrici e a stesso lavoro stesso contratto, tutele per gli appalti ad alta intensità di manodopera, responsabilità in solido estesa al subappaltatore e norme per la legalità e contro il lavoro irregolare”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sulle norme sugli appalti contenute nel Dl Recovery.

“Quanto raggiunto – aggiunge il leader della Cgil – rappresenta un primo importante risultato ottenuto grazie alle mobilitazioni che hanno portato ad un confronto e ad una sintesi positiva” “Sulle rimanenti parti del testo, che non sono state oggetto di approfondimenti tecnici, – conclude Landini – ci riserviamo una valutazione più approfondita al fine di fornire un nostro contributo nel corso della discussione parlamentare“.

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