Ballottaggi, la mappa del voto tra nuovi sindaci e conferme

ROMA (ITALPRESS) – Cinque capoluoghi al centrosinistra, Matera al Movimento 5 Stelle, Arezzo al centrodestra. Per il ballottaggio delle Amministrative in Italia, ieri e oggi, hanno votato 54 comuni con un’affluenza del 50,64% degli aventi diritto. In Sicilia, invece, votavano per il primo turno 61 comuni di cui due capoluoghi, Enna e Agrigento. Nell’Isola, per le Amministrative, l’affluenza è del 59,18%.
Reggio Calabria conferma il sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, candidato con undici liste di centrosinistra, che, con il voto di domenica e lunedì, raggiunge una percentuale del 58,36. A sfidare Falcomatà al ballottaggio era Antonino Minicuci, candidato del centrodestra che ottiene invece il 41,64%. Al primo turno Falcomatà e Minicuci si erano attestati rispettivamente al 37,17% e al 33,69%.
Aosta elegge Gianni Nuti, che raggiunge una percentuale del 53,34. Lo sfidante Giovanni Girardini si ferma al 46,66%. I due al primo turno avevano ottenuto rispettivamente il 38,84% e il 24,31%.
A Crotone, viene eletto sindaco il candidato civico Vincenzo Voce che ottiene il 63,95% delle preferenze. Lo sfidante Antonio Manica, candidato di centrodestra, si ferma invece al 36,05%. Al primo turno Manica aveva raggiunto il 41,60% dei voti mentre Voce era arrivato secondo con il 36,22%.
Matera sceglie Domenico Bennardi sostenuto da quattro liste tra cui il Movimento 5 Stelle. Bennardi doppia Rocco Luigi Sassone, candidato del centrodestra, e ottiene il 67,54% delle preferenze mentre Sassone il 32,46%. Una rimonta in quanto al primo turno il candidato del centrodestra si era piazzato al primo posto con il 30,28% delle preferenze, mentre Bennardi si era attestato al 27,57%. Sfida Pd-M5S ad Andria dove ha la meglio Giovanna Bruno che, sostenuta appunto da quattro liste tra cui il Partito Democratico, ottiene la vittoria con una percentuale del 58,87. Michele Coratella, candidato da M5S e un’altra lista, si ferma al 41,13%. Al voto di 20 e 21 settembre i due avevano ottenuto rispettivamente 38,10% e 20,74%.
A Chieti vince la sfida per il posto di sindaco il candidato del centrosinistra, Pietro Diego Ferrara, con il 55,85% dei voti. Fabrizio Di Stefano, sostenuto da liste di centrodestra, ottiene il 44,15%. Al primo turno era Di Stefano in testa con il 38,81% delle preferenze mentre Ferrara si attestava al 21,50%.
Arezzo conferma il sindaco uscente Alessandro Ghinelli (centrodestra) che vince con una percentuale del 54,50. Luciano Ralli, sostenuto dal Pd, ottiene il 45,50%. Nella città toscana, quindi, gli elettori confermano la “classifica” espressa al primo turno, quando Ghinelli era al primo posto con il 47,08% delle preferenze mentre Ralli al secondo con il 35,09%. Cambia il risultato, invece, a Lecco. Il comune lombardo, infatti, elegge sindaco Mauro Gattinoni, sostenuto anche dal Pd e che al primo turno era arrivato secondo, sette punti sotto Peppino Ciresa, candidato con liste di centrodestra (41,67% per Gattinoni, 48,71% per Ciresa al primo turno). Al ballottaggio Gattinoni vince di 31 voti, attestandosi al 50,07%. Ciresa invece raggiunge il 49,93%.
Sulla punta dello stivale, in provincia di Reggio Calabria, nel comune di Taurianova vince il ballottaggio il candidato della Lega, Rocco Biasi, detto Roy. Biasi, che oltre alla Lega era sostenuto da altre due liste, vince su Fabio Scionti con il 59,18% delle preferenze.
Ieri e oggi si sono recati alle urne anche gli elettori siciliani per il primo turno delle Amministrative in 61 comuni. Tra questi, erano chiamati a rinnovare sindaco e consiglieri comunali soltanto due capoluoghi: Enna e Agrigento. A Enna vince, con il 62,07% di voti, Maurizio Antonello Di Pietro, sostenuto da liste civiche e di centrodestra. Arriva secondo il candidato del centrosinistra Dario Iginio Cardaci con il 17,24%.
Quando ancora lo spoglio non ha raggiunto la metà, ad Agrigento il candidato Franco Miccichè, appoggiato da liste civiche e da Vox Italia, supera il 39%. Indietro il sindaco uscente Lillo Fioretto. Per l’elezione al primo turno, in Sicilia, occorre superare il 40% delle preferenze.
(ITALPRESS).