Banti-Tita d’oro, Webuild “Vela metafora della vita”

MILANO (ITALPRESS) – Una grande soddisfazione e tanto orgoglio. L’oro vinto dai velisti azzurri Caterina Banti (Circolo Canottieri Aniene di Roma) e Ruggero Tita alle Olimpiadi di Tokyo, regala queste sensazioni a Webuild che festeggia un successo al quale ha avuto l’onore di poter contribuire supportando da anni il Circolo Canottieri Aniene di Roma. “Lo sport è una metafora, la vela ancora di più, degli ingredienti che occorrono per avere successo nella vita e nel lavoro: passione, impegno, mani al lavoro per governare le vele e sfruttare le condizioni del vento e della natura per raggiungere un obiettivo. Riconoscere i talenti, valorizzare i giovani, metterli insieme in un gioco di squadra e dare loro una visione comune è quello che ci permette di affrontare ogni giorno sfide ingegneristiche e raggiungere obiettivi che mai nessuno prima avrebbe potuto immaginare” ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild. “E’ quello che ci ha ispirato negli ultimi anni, con progetti come il Canale di Panama, i Ponti sul Bosforo, Ponte San Giorgio ma anche Progetto Italia, l’iniziativa industriale che ci ha permesso proprio in questi giorni di raggiungere un nuovo traguardo con l’integrazione di Astaldi. E’ quello che crediamo occorra sempre più al nostro Paese: un grande lavoro di squadra e giovani di cui essere tutti orgogliosi per dare lustro all’Italia nel mondo”. ha concluso Salini. Massimo Ferrari, General Manager di Webuild, ha espresso grande “orgoglio per aver contribuito, seppure con gli impegni economicamente ridotti richiesti da uno sport ‘virtuosò come la vela, ad associare il nome di Webuild a giovani ragazzi che senza Federazione, senza il Coni, senza il Circolo Canottieri Aniene e la costanza dei sostenitori come Webuild forse non sarebbero arrivati dove sono: nella storia. Sono i ragazzi che si impegnano e rappresentano l’Italia migliore che vuole correre per riagganciare una crescita dopo la pandemia. Viva l’Italia che resiste e ce la fa, viva l’Italia che lavora per il futuro”.
(ITALPRESS).