MILANO (ITALPRESS) – “Accusarci di slealtà offende il popolo che ha creato il M5S e che, dal 2009, ha fatto del principio della legalità la nostra stella polare. Per noi non sono in gioco delle beghe tra partiti o tra leader, è in gioco la sostanza politica. Si tratta di rinnovare la classe dirigente per costruire qualcosa di diverso dall’Italia che non ci piace. Non possiamo fare spallucce e questo per noi vuol dire essere leali con i cittadini”. Lo dice Giuseppe Conte, leader del Cinquestelle in una intervista a “Il Corriere della Sera” tornando sulla rottura con il Pd sul candidato sindaco a Bari del centrosinistra, confermando anche di non aver sentito la segretaria Dem Elly Schlein: “In queste ore non ci siamo sentiti”. Quindi sul programma del M5s in Puglia, aggiunge: “In settimana terremo una conferenza stampa per annunciare gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere in Regione Puglia, ma sicuramente si scriveranno nuove pagine”.
Sulle voci che parlano di una possibile uscita dalla giunta retta da Emiliano in regione, che creerebbe una crisi, risponde: “Affronteremo il tema di persona a Bari. Voglio ricordare che se abbiamo fatto saltare le primarie del campo progressista dopo le inchieste è perchè per noi la lotta contro la corruzione e l’illegalità è un patrimonio non negoziabile”. Quindi, sul tentativo della destra di mandare a casa il sindaco Decaro, conclude: “Giorgia Meloni si permette di non far dimettere una ministra indagata per truffa sui fondi Covid, di non chiedere scusa ai foggiani dopo lo scioglimento per mafia del comune di centrodestra, di ignorare i vari arresti per voto di scambio nella coalizione di governo e dentro FdI e di proporre una norma per dare incarichi negli enti locali ai condannati per corruzione. Bella faccia tosta. Non possiamo accettare da loro sermoni sulla legalità e attacchi strumentali su Bari”.
Sulle voci che parlano di una possibile uscita dalla giunta retta da Emiliano in regione, che creerebbe una crisi, risponde: “Affronteremo il tema di persona a Bari. Voglio ricordare che se abbiamo fatto saltare le primarie del campo progressista dopo le inchieste è perchè per noi la lotta contro la corruzione e l’illegalità è un patrimonio non negoziabile”. Quindi, sul tentativo della destra di mandare a casa il sindaco Decaro, conclude: “Giorgia Meloni si permette di non far dimettere una ministra indagata per truffa sui fondi Covid, di non chiedere scusa ai foggiani dopo lo scioglimento per mafia del comune di centrodestra, di ignorare i vari arresti per voto di scambio nella coalizione di governo e dentro FdI e di proporre una norma per dare incarichi negli enti locali ai condannati per corruzione. Bella faccia tosta. Non possiamo accettare da loro sermoni sulla legalità e attacchi strumentali su Bari”.
foto: Agenzia Fotogramma
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