ROMA (ITALPRESS) – “In questi giorni i Fratelli d’Italia e i loro sodali anche renziani, per lavarsi la coscienza, stanno martellando i social e gli organi di stampa con una filastrocca ripetuta a memoria: Conte ha paura della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid. In realtà, se c’è qualcuno che ha paura di una Commissione che conduca un’indagine seria e approfondita sul Covid sono loro. Sì, proprio loro”. Così in un post su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte.
“E lo sapete di cosa hanno paura? Di una Commissione Covid che si occupi anche di come le Regioni – quasi tutte in mano al centrodestra – hanno gestito la pandemia e la sanità territoriale, dagli ambulatori, agli ospedali, alle RSA – aggiunge -. Sapete di cos’altro hanno paura? Di una Commissione che indaghi sulle cause che hanno portato allo sfascio della sanità pubblica, con il risultato che in quel drammatico 2020 ci siamo ritrovati in ginocchio dopo anni di tagli e mancati investimenti – da parte dei Governi precedenti – su ospedali, posti-letto, terapie intensive, personale sanitario. La prova di questa loro paura? Nel fatto che hanno approvato un perimetro di indagine che tiene rigorosamente fuori la gestione pandemica regionale e tutte le cause delle carenze del servizio sanitario nazionale accumulate negli anni”.
“La prova che noi non abbiamo nessuna paura? Nel fatto che abbiamo subito chiarito alle forze di maggioranza e ai renziani: inseriamo nel perimetro di indagine della Commissione anche le filiere di comando regionali e territoriali, specifichiamo che l’indagine possa estendersi anche alle reali cause che hanno portato a questo sfascio sanitario e anche noi, del M5S, voteremo la legge istitutiva di questa Commissione – sottolinea l’ex premier -. Io ho conosciuto la paura. Quando ci siamo scoperti indifesi, fragili, con un sistema sanitario a pezzi, con un virus sconosciuto, senza mascherine e respiratori, con decessi che crescevano giorno dopo giorno secondo una curva che pareva inarrestabile, io ho provato, forse per la prima volta nella mia vita, cos’è la paura. Ma l’ho subito ricacciata via perchè sapevo che non potevo permettermi di avere paura. Avevo la responsabilità di difendere la mia Patria, in cui ero cresciuto e di cui ero diventato la massima autorità di governo. In quei giorni, guardandomi dentro, ho compreso il significato più profondo del pensiero di Georges Bernanos: è “la paura della paura che modella il viso dell’uomo coraggioso”. Non ho mai affermato di essere infallibile. Ma so di aver dato tutto, col massimo impegno, con la massima responsabilità. Questo sì”.
“E lo sapete di cosa hanno paura? Di una Commissione Covid che si occupi anche di come le Regioni – quasi tutte in mano al centrodestra – hanno gestito la pandemia e la sanità territoriale, dagli ambulatori, agli ospedali, alle RSA – aggiunge -. Sapete di cos’altro hanno paura? Di una Commissione che indaghi sulle cause che hanno portato allo sfascio della sanità pubblica, con il risultato che in quel drammatico 2020 ci siamo ritrovati in ginocchio dopo anni di tagli e mancati investimenti – da parte dei Governi precedenti – su ospedali, posti-letto, terapie intensive, personale sanitario. La prova di questa loro paura? Nel fatto che hanno approvato un perimetro di indagine che tiene rigorosamente fuori la gestione pandemica regionale e tutte le cause delle carenze del servizio sanitario nazionale accumulate negli anni”.
“La prova che noi non abbiamo nessuna paura? Nel fatto che abbiamo subito chiarito alle forze di maggioranza e ai renziani: inseriamo nel perimetro di indagine della Commissione anche le filiere di comando regionali e territoriali, specifichiamo che l’indagine possa estendersi anche alle reali cause che hanno portato a questo sfascio sanitario e anche noi, del M5S, voteremo la legge istitutiva di questa Commissione – sottolinea l’ex premier -. Io ho conosciuto la paura. Quando ci siamo scoperti indifesi, fragili, con un sistema sanitario a pezzi, con un virus sconosciuto, senza mascherine e respiratori, con decessi che crescevano giorno dopo giorno secondo una curva che pareva inarrestabile, io ho provato, forse per la prima volta nella mia vita, cos’è la paura. Ma l’ho subito ricacciata via perchè sapevo che non potevo permettermi di avere paura. Avevo la responsabilità di difendere la mia Patria, in cui ero cresciuto e di cui ero diventato la massima autorità di governo. In quei giorni, guardandomi dentro, ho compreso il significato più profondo del pensiero di Georges Bernanos: è “la paura della paura che modella il viso dell’uomo coraggioso”. Non ho mai affermato di essere infallibile. Ma so di aver dato tutto, col massimo impegno, con la massima responsabilità. Questo sì”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).