ROMA (ITALPRESS) – A un mese dall’avvio dei dazi Usa sui prodotti europei sono calate del 20% le vendite dei prodotti agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti direttamente interessati. E’ quanto stima la Coldiretti nel tracciare un bilancio degli effetti delle misure scattate il 18 ottobre scorso contro una lista di beni europei che hanno colpito molte delle più note specialità tricolori, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dall’Asiago al Gorgonzola fino alla Fontina ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori, protagoniste della Settimana della cucina italiana nel mondo 2019 in programma dal 18 al 24 novembre e promossa dall’Ice.
“In attesa della sentenza del Wto sui sussidi americani a Boeing e degli sviluppi del negoziato in corso è sempre più urgente l’attivazione di aiuti compensativi ai settori più duramente colpiti come richiesto per prima dalla Coldiretti e successivamente condiviso a livello nazionale e comunitario”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di “rafforzare i programmi di promozione dei prodotti agricoli nei paesi terzi e concedere sostegno agli agricoltori che rischiano di subire gli effetti di una tempesta perfetta tra dazi Usa e pericolo di Brexit senza accordo, dopo aver subito fino ad ora una perdita di un miliardo di euro negli ultimi cinque anni a causa dell’embargo totale della Russia”.
(ITALPRESS).
“In attesa della sentenza del Wto sui sussidi americani a Boeing e degli sviluppi del negoziato in corso è sempre più urgente l’attivazione di aiuti compensativi ai settori più duramente colpiti come richiesto per prima dalla Coldiretti e successivamente condiviso a livello nazionale e comunitario”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di “rafforzare i programmi di promozione dei prodotti agricoli nei paesi terzi e concedere sostegno agli agricoltori che rischiano di subire gli effetti di una tempesta perfetta tra dazi Usa e pericolo di Brexit senza accordo, dopo aver subito fino ad ora una perdita di un miliardo di euro negli ultimi cinque anni a causa dell’embargo totale della Russia”.
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