VERONA (ITALPRESS) – Una prima mezz’ora da urlo di un super Samuele Di Carmine trascina il Verona alla vittoria nel ritorno in campo a distanza di oltre cento giorni dallo stop per l’emergenza coronavirus. Al Bentegodi l’Hellas batte 2-1 il Cagliari al termine di una partita dai due volti e si riporta al settimo posto in classifica, l’ultimo che vale la qualificazione alla prossima Europa League, occupandolo ora in solitaria. Zenga non riesce a vincere all’esordio come gli era invece capitato in passato per tre volte su quattro in carriera in Serie A e per i sardi la striscia di partite senza vittorie si allunga così a dodici. I padroni di casa si rendono protagonisti di un approccio strepitoso, quasi come se non ci si fosse fermati per più di tre mesi. A salire in cattedra è bomber Di Carmine, che porta in vantaggio i suoi al quarto d’ora con un colpo di testa perfetto, in anticipo sul diretto marcatore, sul cross morbido di Lazovic. Lo stesso esterno serbo colpisce l’incrocio dei pali con una bella azione personale, al 26′ c’è il raddoppio e lo firma ancora Di Carmine con una sassata dai venticinque metri che fredda Cragno. Prima mezz’ora di dominio scaligero, poi l’episodio che spariglia le carte. Al 35′ Borini anticipa Rog e poi lo colpisce col piede a martello, Manganiello viene richiamato al Var e decide di optare per una dubbia espulsione nei confronti dell’ex Milan. La squadra di Zenga ne approfitta subito e a due minuti dall’intervallo Pellegrini addomestica un lancio lungo fornendo a Simeone un assist perfetto per il gol del 2-1. Nella ripresa i ritmi si abbassano, al 70′ rosso a Cigarini e si arriva al termine in dieci contro dieci. Tanta stanchezza nel finale, gli isolani non si rendono più pericolosi e così Juric può festeggiare un’altra importante vittoria.
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