ROMA (ITALPRESS) – “Ad emergenza finita andremo da Conte con le nostre quattro proposte su ‘Italia Shock’, giustizia giusta, modifica del reddito di cittadinanza ed elezione diretta del sindaco d’Italia, come avevamo concordato. E il premier valutera’. In ogni caso nessuno di noi intende fare un accordo per consentire a Salvini di votare tra otto mesi. Sarebbe una barzelletta. Coloro che ieri ci hanno attaccato su questa ipotesi sono gli stessi che avevano fatto ad agosto scorso – loro si’ – un accordo con Salvini per andare a votare e, nei fatti, consegnargli pieni poteri. Per quello che ci riguarda si vota nel 2023”. Lo dice al Corriere della Sera il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Alla domanda se con l’emergenza coronavirus l’Italia rischi l’isolamento nel mondo, l’ex premier risponde cosi’: “Intanto rischiamo vite umane. E per questo vorrei che il primo grazie andasse a medici, infermieri, farmacisti, ricercatori. E alle persone con difese immunitarie basse, con rischi piu’ seri. Nella nostra chat di Italia viva la collega Lisa Noja ci richiama a non sottovalutare la questione sanitaria: rischiamo piu’ fallimenti che morti, e’ vero. Ma non sottovalutiamo le condizioni di chi rischia la vita per il coronavirus”.
E aggiunge: “Non parlerei di isolamento ma l’Italia e’ purtroppo dipinta come diffusore del virus e la colpa viene data alla nostra gestione. All’estero danno la colpa ai nostri ospedali e mi sembra cosi’ ingiusto! Alla base ci sono errori di comunicazione piu’ che sostanza. Ma la comunicazione oggi diventa sostanza. Ora affrontiamo l’emergenza e blocchiamo il contagio. Ma poniamoci da subito il tema del recupero di reputazione internazionale”.
(ITALPRESS).
Alla domanda se con l’emergenza coronavirus l’Italia rischi l’isolamento nel mondo, l’ex premier risponde cosi’: “Intanto rischiamo vite umane. E per questo vorrei che il primo grazie andasse a medici, infermieri, farmacisti, ricercatori. E alle persone con difese immunitarie basse, con rischi piu’ seri. Nella nostra chat di Italia viva la collega Lisa Noja ci richiama a non sottovalutare la questione sanitaria: rischiamo piu’ fallimenti che morti, e’ vero. Ma non sottovalutiamo le condizioni di chi rischia la vita per il coronavirus”.
E aggiunge: “Non parlerei di isolamento ma l’Italia e’ purtroppo dipinta come diffusore del virus e la colpa viene data alla nostra gestione. All’estero danno la colpa ai nostri ospedali e mi sembra cosi’ ingiusto! Alla base ci sono errori di comunicazione piu’ che sostanza. Ma la comunicazione oggi diventa sostanza. Ora affrontiamo l’emergenza e blocchiamo il contagio. Ma poniamoci da subito il tema del recupero di reputazione internazionale”.
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