Ifis, Colombini “continueremo ad investire in Npl”

ROMA (ITALPRESS) – “Le difficolta’ nel recupero pesano, ma quando si acquista si beneficia degli sconti sui nuovi portafogli. E noi abbiamo intenzione di continuare a investire in Npl: in questo momento il mercato e’ in movimento e siamo attivi su piu’ dossier. Confermiamo la nostra intenzione di acquistare 8,5 miliardi di Npl lordi entro il 2022”. Lo ha annunciato in un’intervista a “Il Sole 24 Ore” Luciano Colombini, Ceo di Banca Ifis. La crisi economica legata al coronavirus avra’ ripercussioni inevitabili sul mercato dei crediti deteriorati ed e’ “ovvio che la chiusura dei Tribunali, e il conseguente allungamento dei tempi di recupero, provoca un ritardo ma, per la nostra tipologia di asset class, al momento questo sta provocando solo un rallentamento nelle curve di recupero dei crediti e non una perdita di valore: un ritardo peraltro di qualche mese su tempistiche lunghe, in media di 7-8 anni. Di fatto, l’impatto e’ trascurabile. Vero e’ che il calo del Pil, atteso nell’ordine dell’8-10% a livello Italia nel 2020, potrebbe generare inevitabilmente una perdita di posti di lavoro. Con una conseguente minor capacita’ di rimborso da parte dei privati. Certo, pero’ e’ anche vero che circa la meta’ dei nostri debitori e’ costituita da pensionati o dipendenti pubblici, e questo ci mette al riparo da rischi”.
Colombini, inoltre, ritiene “ragionevole assumere che l’occupazione riprenda fiato negli anni successivi, e quindi nell’arco del piano di recupero del credito. La crisi in atto, in verita’, potrebbe essere anche un’opportunita’ per un soggetto come noi”. D’altro canto “per il 2020 e’ logico aspettarsi un aggravio del costo del rischio, anche se lo vedo gestibile. Rispetto a una banca tradizionale, il profilo di rischio di Banca Ifis e’ piu’ basso”. Infine, sulla trattativa per l’acquisizione di Farbanca, il Ceo di Banca Ifis chiosa: “Aspettiamo con fiducia. Abbiamo fatto un’offerta vincolante su una banca che ci sembra interessante, in un settore, quello delle farmacie, in cui siamo gia’ presenti con Credifarma. Se l’offerta andasse a buon fine, diventeremmo il primo operatore di mercato e potremmo sviluppare importanti sinergie in un settore anticiclico”.
(ITALPRESS).