ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo che questa operazione rappresenti un’opportunità perchè la nuova area nasce per rafforzare sia in Italia sia all’estero l’offerta di prodotti e la relazione con la clientela, in piena continuità con le linee guida strategiche”.
Così, in un’intervista a Milano Finanza, Mauro Micillo, responsabile della nuova divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, attiva dal prossimo 20 luglio con l’incorporazione di Banca Imi nella casa madre. “La fusione sarà un acceleratore per gli obiettivi della divisione Imi Cib, inclusi quelli legati alla componente internazionale. Il peso dei ricavi generato dalla clientela internazionale è cresciuto nei sei anni dal 35 a più del 50% e sarà ulteriormente rafforzato. Ciò è stato realizzato anche grazie all’incremento del business con la clientela istituzionale, la crescita del peso del global markets e l’attenzione alla redditività degli impieghi. E’ importante sottolineare che l’incremento del business internazionale rappresenta anche una leva per attrarre investitori esteri”, spiega Micillo. “Non abbiamo comunque fatto mancare un costante sostegno alle imprese. In questo ambito sono stati determinanti gli interventi messi a disposizione dal governo, con cui stiamo lavorando a stretto contatto. Abbiamo lanciato, con il determinante apporto della divisione Banca dei Territori, un programma che si rivolge a 2.500 filiere italiane ad altissimo potenziale, appartenenti a tutti i settori produttivi e distribuite in tutta Italia, con un indotto generato di circa 300 miliardi. A queste società sarà destinato un plafond di 10 miliardi di nuovo credito”, sottolinea. Quanto all’Ops su Ubi Banca, Micillo si dice fiducioso: “Come ha recentemente ribadito il Ceo Carlo Messina, l’offerta è rivolta agli azionisti Ubi e nei loro confronti non è affatto ostile. Saranno loro a esprimersi su un progetto volto a creare un gruppo bancario ai vertici europei che al contempo andrà a rafforzare il contesto domestico. A quanto risulta, alcuni di loro hanno già compreso i punti qualificanti dell’offerta, in primis l’attenzione ai territori e alle comunità che li contraddistinguono e avremo modo in questi giorni di illustrarne appieno la valenza”.
(ITALPRESS).
Così, in un’intervista a Milano Finanza, Mauro Micillo, responsabile della nuova divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, attiva dal prossimo 20 luglio con l’incorporazione di Banca Imi nella casa madre. “La fusione sarà un acceleratore per gli obiettivi della divisione Imi Cib, inclusi quelli legati alla componente internazionale. Il peso dei ricavi generato dalla clientela internazionale è cresciuto nei sei anni dal 35 a più del 50% e sarà ulteriormente rafforzato. Ciò è stato realizzato anche grazie all’incremento del business con la clientela istituzionale, la crescita del peso del global markets e l’attenzione alla redditività degli impieghi. E’ importante sottolineare che l’incremento del business internazionale rappresenta anche una leva per attrarre investitori esteri”, spiega Micillo. “Non abbiamo comunque fatto mancare un costante sostegno alle imprese. In questo ambito sono stati determinanti gli interventi messi a disposizione dal governo, con cui stiamo lavorando a stretto contatto. Abbiamo lanciato, con il determinante apporto della divisione Banca dei Territori, un programma che si rivolge a 2.500 filiere italiane ad altissimo potenziale, appartenenti a tutti i settori produttivi e distribuite in tutta Italia, con un indotto generato di circa 300 miliardi. A queste società sarà destinato un plafond di 10 miliardi di nuovo credito”, sottolinea. Quanto all’Ops su Ubi Banca, Micillo si dice fiducioso: “Come ha recentemente ribadito il Ceo Carlo Messina, l’offerta è rivolta agli azionisti Ubi e nei loro confronti non è affatto ostile. Saranno loro a esprimersi su un progetto volto a creare un gruppo bancario ai vertici europei che al contempo andrà a rafforzare il contesto domestico. A quanto risulta, alcuni di loro hanno già compreso i punti qualificanti dell’offerta, in primis l’attenzione ai territori e alle comunità che li contraddistinguono e avremo modo in questi giorni di illustrarne appieno la valenza”.
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