ROMA (ITALPRESS) – Nel 2018, sono stati commessi 345 omicidi (erano 357 l’anno precedente), 212 hanno interessato gli uomini (22 in meno rispetto al 2017) e 133 le donne (10 in piu’). Gli uomini sono quindi piu’ numerosi ma in calo, mentre aumenta la quota di donne assassinate sul totale che, dall’11% del 1990, raggiunge il 38,6% nel 2018. Per le donne il rischio e’ soprattutto nell’ambiente domestico: sono uccise soprattutto da partner o ex partner (54,9%) e da parenti (24,8%); per gli uomini lo spazio pubblico: il 37,7% e’ vittima di sconosciuti mentre il 33% non ha un autore identificato. E’ quanto emerge da un report dell’Istat relativo agli omicidi volontari (esclusi gli omicidi tentati) rilevati dalle forze di polizia. Una componente degli omicidi che ha avuto particolare rilevanza soprattutto in passato, e tuttora non e’ trascurabile, e’ quella legata alle associazioni di tipo mafioso. Tra il 1983 e il 2018 sono stati rilevati 6.681 omicidi attribuibili a organizzazioni criminali di tipo mafioso. Nelle regioni Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, territori di radicamento storico di camorra, cosa nostra, ndrangheta e sacra corona unita, si concentra nell’intero periodo il 95,6% degli omicidi mafiosi.
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