PALERMO (ITALPRESS) – Un’atmosfera surreale ma allo stesso tempo la sensazione che una nuova normalità è possibile. Il D-Day dello sport post-coronavirus è arrivato, con la tanto attesa ripartenza della Bundesliga. Sette partite in programma (fra domenica e lunedì le altre tre gare della 26esima giornata): goleade, vittorie all’ultimo minuto, intervento decisivo della Var, il menu è stato ricco. Ma gli strascichi della pandemia sono ancora visibili, a partire da tutte le misure da rispettare. Le squadre ospiti sono arrivate nei vari impianti a bordo di più pullman, per mantenere le distanze, all’ingresso è stata misurata a tutti la temperatura mentre chi rimaneva a bordocampo aveva anche l’obbligo della mascherina. Le squadre sono entrate in campo separate: niente saluti, niente abbracci. Il primo gol post-Covid è arrivato da Erling Haaland, il gioiellino norvegese che Raiola ha portato al Borussia Dortmund: al 29′, sul cross di Hazard, si è fatto trovare pronto alla deviazione vincente sottoporta che ha sbloccato il derby della Ruhr contro lo Schalke. Esultanza con ‘ballettò a distanza per i gialloneri, un obbligo di questi tempi dove agli abbracci (ma Ibisevic dell’Hertha non ha potuto farne a meno dopo il gol-capolavoro di Cunha) si sono sostituiti i tocchi di gomito. Il Borussia ha poi dilagato: 4-0 il finale e Bayern a -1. Falsa ripartenza invece per il Lipsia di Nagelsmann, salvato dalla Var nel recupero e bloccato sull’1-1 dal Friburgo. Al terzo posto c’è ora il Borussia Moenchengladbach, che passa 3-1 a Francoforte con due gol nei primi sette minuti. Tris esterno anche per l’Hertha Berlino sul campo dell’Hoffenheim, vittoria al 91′ per il Wolfsburg ad Augbsurg (2-1) mentre l’unico 0-0 di giornata è arrivato nello scontro salvezza fra Fortuna Dusseldorf e Paderborn. E’ stata anche la prima volta delle cinque sostituzioni, la novità introdotta dall’Ifab per far fronte a un calendario compresso: Eintracht, Hertha, Paderborn e Schalke le squadre che vi hanno fatto ricorso.
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