VERONA (ITALPRESS) – Vira in positivo il mercato 2019 dell’Amarone, segnalato in crescita sia sulla piazza nazionale che sull’estero, per un giro d’affari complessivo di circa 350 milioni. Lo rileva, in occasione di Anteprima Amarone 2016, l’indagine annuale realizzata da Nomisma Wine Monitor basata su interviste alle aziende (in rappresentanza del 65% del mercato). L’Amarone si conferma vero e proprio traino in un’annata non certo facile per il commercio internazionale di vino e performa a valore meglio del mercato tricolore, sia all’estero (+4% sul 2018) che in Italia, dove chiude con un lusinghiero +6,8% (+7,9% a volume). All’estero crescono significativamente sia le storiche destinazioni di sbocco sia alcune aree emergenti della domanda. È il caso della Danimarca (+20% a valore), che supera al sesto posto il pur positivo mercato del Canada (+5%), ma anche del Giappone (nono), che entra nella top 10 dei buyer grazie a un incremento del 15%, e della Cina (ottava), che fa segnare un +5%, dato in controtendenza rispetto al calo degli ordini di vino europeo da parte del Dragone. “L’Amarone ha dimostrato di saper reagire bene in un anno difficile – ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori -, in cui sulle piazze estere è aumentata la competizione al pari di congiunture negative e guerre commerciali. Serve ora lavorare sul prezzo medio, senz’altro un aspetto da migliorare in considerazione di un 2019 che ha visto prevalere la crescita dei volumi esportati su quella del valore”.
(ITALPRESS).
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