BOLOGNA (ITALPRESS) – Ergastolo in Corte d’assise per l’ex Nar Gilberto Cavallini per la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Quel giorno alle 10:25, in quello che è considerato uno dei più gravi atti terroristici nel Paese dal secondo dopoguerra a oggi, morirono 85 persone. Più di 200 i feriti. Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari. I mandanti sono ancora sconosciuti.
“Una nuova condanna all’ergastolo per la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, la vicenda più drammatica del secondo dopoguerra di questa regione. Il primo pensiero torna alle vittime innocenti di quel vile attentato: 85 morti e 200 feriti. E ai familiari: continuiamo ad essere al loro fianco nella ricerca della piena verità su quanto accaduto e della giustizia. Ogni passo avanti, per quanto lento e faticoso, vale moltissimo. Per questo non possiamo fermarci”, afferma in una nota il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, mentre il sindaco di Bologna Virginio Merola commenta: “La condanna per Gilberto Cavallini conferma ancora una volta la matrice neofascista della strage del 2 agosto 1980. E aggiunge un altro importante tassello verso la verità che sarà piena quando saranno individuati anche i mandanti. Questo risultato è dovuto all’impegno tenace dei familiari delle vittime, sempre accompagnato dalle istituzioni come parte civile”.
(ITALPRESS).
“Una nuova condanna all’ergastolo per la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, la vicenda più drammatica del secondo dopoguerra di questa regione. Il primo pensiero torna alle vittime innocenti di quel vile attentato: 85 morti e 200 feriti. E ai familiari: continuiamo ad essere al loro fianco nella ricerca della piena verità su quanto accaduto e della giustizia. Ogni passo avanti, per quanto lento e faticoso, vale moltissimo. Per questo non possiamo fermarci”, afferma in una nota il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, mentre il sindaco di Bologna Virginio Merola commenta: “La condanna per Gilberto Cavallini conferma ancora una volta la matrice neofascista della strage del 2 agosto 1980. E aggiunge un altro importante tassello verso la verità che sarà piena quando saranno individuati anche i mandanti. Questo risultato è dovuto all’impegno tenace dei familiari delle vittime, sempre accompagnato dalle istituzioni come parte civile”.
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