AMSTERDAM (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Sulla base delle prove attuali non è urgente la somministrazione di dosi di richiamo di vaccini a individui completamente vaccinati nella popolazione generale”. Lo sottolinea un rapporto tecnico pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e reso noto dall’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema).
Il rapporto rileva inoltre che “dovrebbero già essere prese in considerazione dosi aggiuntive per le persone con un sistema immunitario gravemente indebolito come parte della loro vaccinazione primaria”.
“Le prove sull’efficacia del vaccino e sulla durata della protezione mostrano che tutti i vaccini autorizzati nell’UE sono attualmente altamente protettivi contro l’ospedalizzazione, le malattie gravi e la morte legate al COVID-19, mentre circa un adulto su tre nell’UE ha più di 18 anni è ancora attualmente non completamente vaccinato – si legge ancora nel rapporto -. In questa situazione, la priorità ora dovrebbe essere quella di vaccinare tutti gli individui idonei che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione raccomandato”.
“Per completare gli sforzi per vaccinazione, è anche fondamentale continuare ad applicare misure come il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e delle vie respiratorie e l’uso di maschere facciali ove necessario, in particolare in ambienti ad alto rischio come le strutture di assistenza a lungo termine o i reparti ospedalieri con pazienti in rischio di grave COVID-19”.
(ITALPRESS).
Il rapporto rileva inoltre che “dovrebbero già essere prese in considerazione dosi aggiuntive per le persone con un sistema immunitario gravemente indebolito come parte della loro vaccinazione primaria”.
“Le prove sull’efficacia del vaccino e sulla durata della protezione mostrano che tutti i vaccini autorizzati nell’UE sono attualmente altamente protettivi contro l’ospedalizzazione, le malattie gravi e la morte legate al COVID-19, mentre circa un adulto su tre nell’UE ha più di 18 anni è ancora attualmente non completamente vaccinato – si legge ancora nel rapporto -. In questa situazione, la priorità ora dovrebbe essere quella di vaccinare tutti gli individui idonei che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione raccomandato”.
“Per completare gli sforzi per vaccinazione, è anche fondamentale continuare ad applicare misure come il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e delle vie respiratorie e l’uso di maschere facciali ove necessario, in particolare in ambienti ad alto rischio come le strutture di assistenza a lungo termine o i reparti ospedalieri con pazienti in rischio di grave COVID-19”.
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