MILANO – “Sbagliata e ingiusta l’esclusione di tutto il comparto dell’ortofrutta dal provvedimento di riduzione del costo del lavoro, che prevede lo stanziamento di 426 milioni di euro per esoneri contributivi previdenziali e assistenziali. Una scelta inaccettabile, visto che sono state inserite pressoché tutte le filiere del settore primario, alcune con incidenza economica decisamente minore rispetto all’ortofrutta”. E’ il commento dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi in merito alle misure per l’agricoltura contenute del Dl Rilancio.
L’Italia è leader in Europa in questo settore con una produzione di 24 milioni di tonnellate all’anno per un valore di 13,5 miliardi di euro, di cui 700 milioni in Lombardia.
“Scriverò al ministro Bellanova – prosegue Rolfi – per chiedere una riflessione aggiuntiva in vista del passaggio del provvedimento al senato. Stiamo parlando di un settore che eccelle per sostenibilità ambientale e per innovazione e che deve fare i conti con una crescita esponenziale dei competitor esteri”.
Da non dimenticare – sottolinea Rolfi – che l’ortofrutta sarà la filiera più colpita dalla plastic tax, che al momento è stata solo rinviata a gennaio 2021 e non eliminata completamente, e che obbligherà i produttori a pagare un aumento di 45 centesimi al chilogrammo.
“Durante il lockdown per garantire che i prodotti arrivassero sulle tavole degli italiani, le imprese dell’ortofrutta hanno eseguito interventi sulle linee di produzione con un aggravio dei costi fino al 30%. I consumi sono in diminuzione già da giugno e quindi non si capisce questa scelta del governo. Il settore sta affrontando diverse problematiche: calo della superficie, insetti alieni, cambiamenti climatici. Non possiamo negare anche aiuti fiscali” conclude l’assessore.