Grana Padano, Stefano Berni applaude l’intezione di mettere fine al fenomeno “Italian sounding”

DESENZANO DEL GARDA – Dopo la brutta notizia dei dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e che gettano qualche nube sulle esportazioni, tra gli altri, anche del Grana Padano, oggi presso il Consorzio si ritrova qualche traccia di positività, in particolare grazie all’intenzione espressa da parte dell’ex Ministro Centinaio di fare un’interrogazione parlamentare al Ministro Bellanova perché chiarisca come sia possibile si verifichino fenomeni di Italian sounding proprio in Italia.

“Plaudiamo all’interrogazione parlamentare dell’ex Ministro Centinaio sul ‘Made in Italy nato per far concorrenza al made in Italy DOP’, vicenda contro cui il Consorzio da tempo si batte. È un inganno clamoroso ai danni, in primis, dei consumatori e poi dei produttori italiani DOP, su cui il ministro Bellanova si è già positivamente espresso”, è il commento di Stefano Berni, direttore generale Consorzio Tutela Grana Padano.

“Chiediamo al proposito una ferma presa di posizione del Governo e di tutto il Parlamento a favore delle eccellenze italiane – continua Berni – È possibile correre ai ripari con alcune semplici disposizioni normative:

1) Vietare le scimmiottature dei prodotti DOP nel packaging, nei nomi e nelle tipologie di pezzature visto che i “copioni” nascono per confondersi con i DOP;

2) Distinguere nella GDO i similari dai prodotti DOP, separandoli nettamente e indicando con chiarezza lo scaffale dei DOP e quello dai generici;

3) Indicare nei menù della ristorazione gli ingredienti usati nelle cucine, dal momento che nella ristorazione a scontrino medio basso, cioè quella che fa volumi rilevanti, i similari superano i DOP, all’insaputa dei consumatori.

Lealtà, trasparenza e informazione – conclude Stefano Berni – sono requisiti pretesi dai consumatori e dai produttori di DOP e IGP. È compito della politica garantirli”.