Il Consorzio agrituristico mantovano alla fiera “Frutti antichi” di Paderna: protagonista la zucca

MANTOVA – Come ormai da 7 anni, sabato 3 e domenica 4 ottobre il Consorzio Agrituristico Mantovano sarà presente a Paderna (Piacenza) alla 25ª edizione della fiera “Frutti antichi”. Un momento per presentare i prodotti del nostro territorio. Protagonista indiscussa, come ogni anno, sarà la zucca, in tutte le sue forme.
Un appuntamento, quello della Fiera di Paderna, che gli appassionati attendono con trepidazione, lo scorso anno sono stati venduti 12 quintali di zucca, con consumatori affezionati che arrivano da molte città del nord alla ricerca proprio della zucca mantovana.

Durante la fiera verrà presentata l’edizione 2020 della guida “Di zucca in zucca” che raccoglie tante curiosità sul mondo della zucca, sulla sua coltivazione, sui suoi utilizzi non solo in cucina, ma anche in cosmetica con consigli utili su come utilizzarla al meglio.

Qualche numero dell’annata 2020

500 gli ettari coltivati a zucca nel mantovano, circa ¼ della superficie nazionale
Un’annata, quella 2020, ottima per la zucca, il clima caldo e le poche piogge hanno favorito sia la qualità che la quantità.

Un’annata sicuramente migliore rispetto a quella dello scorso anno – commenta Valter Mazzon, di Roncoferraro – sia dal punto di vista della qualità che della quantità. Ho piantato zucche, in 8 momenti diversi quindi la raccolta andrà avanti fino ai primi di novembre, ma posso dire che come quantità, rispetto allo scorso anno, siamo ad un +10%”.

Concorde sull’annata migliore anche Daniele Dalzini di Sabbioneta “L’anno scorso abbiamo preso tantissima acqua e le zucche ne hanno risentito, quest’anno la stagione è stata migliore, anche se le tre grandinate, le hanno un po segnate”. La raccolta inizierà proprio in questi giorni, ma anche in questo casi ci si aspetta un raccolto migliore sia come quantità che come qualità.

Spostandoci a Rivarolo del Re troviamo l’azienda di Emanuela Banderini, “Per me l’annata 2020 è come quella dello scorso anno, nessuna differenza sostanziale, né come quantità, nè come qualità – ci spiega. Ho già raccolto le zucche, e con l’arrivo dei primi freddi stanno incominciando ad arrivare le richieste dei consumatori”.