Lavoratori agricoli sfruttati e sottopagati: arrestati per caporalato marito e moglie di Guidizzolo

Lintervento dei carabinieri
Lintervento dei carabinieri

GUIDIZZOLO Ennesimo caso di caporalato scoperto nelle campagne di Gudizzolo portato alla luce dai Carabinieri. Nel pomeriggio di ieri, lunedì 30 settembre dopo mirata attività di osservazione, è scattata presso un campo coltivato ad ortaggi (zucchine e peperoni) una massiva operazione dei Carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova. Il servizio, condotto dalla Stazione Carabinieri di Guidizzolo nell’ambito dei controlli straordinari nel settore agricolo,  groalimentare/forestale e ambientale per il contrasto dei reati in materia di sfruttamento della manodopera clandestina, caporalato, è stato coordinato dal colonello Simone Toni, già coordinatore della relativa Task Force.  
Il  campo in questione  è di proprietario una cittadino italiano ma  concesso in affitto ad una 36enne di origine indiana residente a Ceresara.
Sono state identificate quattro operai, tutti intenti nelle attività lavorative dell’azienda agricola, in regola con il permesso di soggiorno e contratto di lavoro, mentre uno di questi, marito della titolare e di fatto caporale gestore del fondo, è risultato privo di alcun contratto di assunzione.
I 4 lavoratori, apparentemente in discrete condizioni di salute, ascoltati dai militari, hanno dichiarato di lavorare in quella azienda agricola, mediamente 12 ore al giorno  e di percepire una paga oraria media di circa cinque euro all’ora, ben al di sotto rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di categoria.
Per quanto accertato i Carabinieri hanno proceduto all’arresto in flagranza di  S.S. , 40enne indiano, caporale responsabile dei reati di capolarato e mancata sottoposizione a visita medica preventiva dei lavoratori, in concorso con la moglie titolare K.S., la quale, trovandosi in stato di gravidanza, veniva deferita in stato di libertà L’arrestato deve rispondere anche del reato di truffa in quanto è risultato attualmente percepire indennità di disoccupazione.

Il magistrato di turno della procura di Mantova ha disposto che l’arrestato fosse trattenuto nelle camere di sicurezza di questo Comando, in attesa del processo con rito direttissimo, disposto per la mattinata odierna.

Il Colonnello Antonino Minutoli, comandante provinciale dei Carabinieri, ha espresso il suo apprezzamento per la brillante operazione di servizio, ribadendo l’importanza delle attività di contrasto di tale fenomeno sul tutto il territorio della provincia di Mantova.