MILANO -L’Unione Europea sta valutando l’introduzione di un’etichettatura stampata sul fronte delle confezioni che semplifichi il giudizio su ogni alimento assegnando un colore e una lettera sulla scala: verde (A), verdino (B), giallo (C), arancio (D), rosso arancio (E). Il verde indica maggior contenuto di nutrienti giudicati positivamente mentre il rosso rappresenta l’allarme per nutrienti da limitare.
“I prodotti agroalimentari lombardi e italiani sono i più sicuri e controllati al mondo. Anche per questo sono i più copiati, visto che l’agropirateria crea un danno alla nostra economia da circa 100 miliardi all’anno. Introdurre a livello europeo il nutri score, attribuendo il semaforo rosso a olio, formaggi e salumi, sarebbe folle. O meglio, sarebbe l’ennesimo danno all’agricoltura italiana per favorire le multinazionali straniere”. Ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi.
“Pensare che olio del Garda, Grana padano, Parmigiano reggiano, prosciutto di Parma o salame di Cremona possano avere il bollino rosso è allarmante. Significherebbe inevitabilmente calo dei consumi, calo di produzione, calo di export e danni all’indotto oltre che una falsificazione della realtà visto che la dieta mediterranea è riconosciuta dall’Unesco come elisir di lunga vita – continua Rolfi – affermando che la Regione Lombardia non starà a guardare.
“Siamo pronti a chiamare a raccolta tutte le regioni italiane, indipendentemente dal colore politico di chi amministra, per fare massa critica e protestare. La Lombardia esporta 500 mila tonnellate di prodotti lattiero caseari all’anno, per un valore di 1.2 miliardi di euro ed esporta 270 mila tonnellate di carne per un valore di 750 milioni di euro. Non lasceremo che l’Europa danneggi la nostra economia” conclude Rolfi.