SOLFERINO – Il Risorgimento ritrovato: il recupero e la trascrizione digitale dei nomi di coloro che fecero la Storia d’Italia. Nessuno di loro mancherà all’appello grazie alla missione affidata agli studenti del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda e dell’Istituto Gonzaga di Castiglione delle Stiviere e aperta a qualsiasi Istituto voglia collaborare.
Di cosa si tratta? All’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano sono presenti centinaia di registri manoscritti (furono istituiti dalla Società Solferino e San Martino negli anni dell’erezione della Torre di San Martino) che riportano in ordine alfabetico i nomi di quanti parteciparono alle Campagne risorgimentali, dal 23 marzo 1848, data d’inizio della Prima Guerra d’Indipendenza, al 20 settembre 1870, giorno della Presa di Roma con la Breccia di Porta Pia. Divisi per città, poco meno di 700 mila nomi: la memoria storica di coloro che combatterono per l’unità d’Italia.Il Risorgimento potrà essere finalmente chiamato per nome. Questi elenchi rappresentano anche i “mattoni” con cui fu edificata la Torre di San Martino della Battaglia, eretta anche grazie ai contributi ed alla sottoscrizione popolare di quelle migliaia di famiglie di Reduci delle Battaglie risorgimentali.
La prima fase del “Progetto Torelli“, così chiamato in memoria del fondatore e primo Presidente della Società Solferino e San Martino, è partita nel mese di novembre 2018. A due classi del Liceo Bagatta, una cinquantina di studenti in tutto, sono state consegnate le pagine di questi registri che, per il progetto d’istituto d’alternanza scuola/lavoro, hanno trascritto, mettendo così a disposizione a tutti, in formato digitale, la prima parte di questo ampissimo Archivio che copre la Lombardia e le città di Verona e di Padova.
Quasi 100 mila nomi. A ruota, si sono dedicati alle trascrizioni digitali anche una decina di studenti volontari dell’Istituto Gonzaga. Tutti gli alunni sono stati seguiti, passo passo, dai rispettivi insegnanti. A sostenere il progetto dal punto di vista finanziario sono intervenuti i principali Comuni del Territorio che hanno permesso la campagna fotografica presso l’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano ed alcune iniziative didattiche e di sostegno al progetto.
L’obiettivo, entro 5 anni, è di ultimare tutti i registri e digitalizzare i nomi dei soldati di tutta Italia. Una vera e propria impresa, ma il motto del Conte Luigi Torelli, colui che per primo sventolò il Tricolore dall’alto del Duomo di Milano durante le Cinque Giornate e che si fece promotore dell’opera di disseppellimento e ricollocazione negli Ossari delle spoglie dei Caduti della Battaglia di Solferino e San Martino era: “Se è impossibile, si farà, se è possibile, è già fatto.”