MANTOVA – Produzione industriale in calo. Positivi gli ordini interni. Segno meno per l’export

Produzione industriale in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2018. E’ l’analisi della congiuntura  manifatturiera realizzata dalla Camera di Commercio di Mantova e da Confindustria riguardo al secondo trimestre del 2019.

Gli ordini interni hanno il segno positivo mentre sono in calo gli ordini dall’estero.

Le prospettive del terzo trimestre vedono in ripresa la domanda estera, mentre prevale un sentimento negativo per la produzione, l’occupazione e la domanda interna.

L’artigianato vede una variazione della produzione pari al +1,2%, calano gli ordini esteri e il fatturato. Positivi invece gli ordini interni con un aumento del 3,3%.

La grande distribuzione mostra una variazione negativa sia nel volume di affari che degli ordini.

In crescita il settore dell’edilizia, mentre si contrae quello dei servizi.

Nel dettaglio

+2,3% della produzione industriale. Segno + anche per gli ordini interni (+0.5%) mentre gli ordini esteri scendono del 4,2%. A livello lombardo segno + per la ripresa del fatturato (+1%) e degli ordini interni (+0,4%) segno negativo per gli ordini esteri (-0,5%).

Nel confronto con le altre province lombarde, Mantova si colloca penultima seguita solo da Lecco, mentre al vertice della classifica si posizionano Lodi, Sondrio, Como, Pavia e Milano.

Le attività economiche risultano complessivamente in rallentamento tranne il settore alimentare (+1,7%), del legno mobilio (+1,7%) della siderurgia (+1%) della chimica (+0,5%). Tutto il resto è in negativo con performance inferiori alla media per l’abbigliamento (-9.7%), pelli e calzature (-2,7%), la meccanica (-1,6), il tessile (-1,3%), mezzi di trasporto (-1,2%) e carta ed editoria (-0,9%).

La quota del fatturato estero è in diminuzione dal 36% di inizio 2019 al 34,5%.

Il comparto artigianale registra un +1,2%, valore superiore a quello lombardo che è pari allo 0,3%, in questo settore Mantova si colloca nelle prime posizioni preceduta da Sondrio, Cremona, Como. Fanalino di cosa Bergamo, anticipata da Lecco e Lodi.

Il comparto della grande distribuziuone vede il volume di affari in calo dell’1,2% mentre in Lombardia sale dello 0,8%. Il comparto alimentare  e quello non alimentare segnano rispettivamente + 0,5% e +0,8%, mentre il commercio non specializzato cala del 3,9%.

In picchiata gli ordinativi -9,6% per la provincia di Mantova e un -12,2% per la Lombardia rispetto allo stesso periodo del 2018. -33,3% per gli esercizi alimentari, -16,7% per i non specializzati e -2,9% per i non alimentari.

Il settore dei servizi mostra un +6,3% anche se nel dettaglio si scopre che l’unico settore con il segno + è quello dei servizi alle persone (+22,5%) per tutti gli altri c’è un rallentamento con un -0.7% per i servizi alle imprese e un 4,4% per il commercio all’ingrosso e -0.6% per alberghi e ristoranti.

Il comparto dell’edilizia mostra un trend positivo con un +10,4% stesso andamento anche in Lombardia con un 9.4% a livello tendenziale e un +12,4% a livello congiunturale.

“Quello che sta influenzando maggiormente è la situazione che sta investendo la Germania, coinvolta nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, l’economia italiana essendo molto legata alla domanda estera ne sta soffrendo – spiega Carlo Zanetti, presidente della Camera di Commercio di Mantova.  Permane poi – prosegue Zanetti –  a livello globale un clima di incertezza legato a rischi geo-politici da un lato, come la situazione dell’Iran e la questione Brexit e ai rischi tariffari dall’altro. In una situazione come quella attuale – conclude Zanetti – svolgono un ruolo primario le misure di politica economica che devono essere intraprese dai singoli Paesi e Banche centrali per cercare di invertire questa tendenza”.