MANTOVA – Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e di chi lavora in campagna. Ma come mai un Santo, nato in Egitto intorno al 250 dopo Cristo che ha passato gran parte della sua vita nel deserto è diventato il protettore degli animali e degli agricoltori?
Bisogna risalire a molti secoli dopo la morte del Santo, al medioevo quando nacquero tante delle tradizioni arrivate fino ai nostri giorni. In particolare dobbiamo andare in Francia con la nascita dell’ordine di canonici ospedalieri degli Antoniani, chiamati anche “cavalieri del fuoco sacro”.
Intervista a don Giovanni Telò, Direttore “La Cittadella”